A dicembre del 2021 l’ex ferrovia concessa “Roma-Pantano” è passata dalla regione alla gestione del comune grazie all’ approvazione di una delibera da parte della giunta Gualtieri.
Questo sarà il primo passo per trasformarla in quella che il Piano urbano della mobilità sostenibile definisce la linea G.
I problemi riscontrati
La trasformazione del servizio ferroviario in quello tranviario ha però dovuto scontare alcune criticità messe in evidenza dalla Soprintendenza.
Una nella tratta centrale, tra Termini e Porta Maggiore, l’altra nella parte conclusiva.
la Soprintendenza ha precisato che saranno necessarie indagini archeologiche preventive sotto la direzione scientifica della stessa per quanto riguarda il tempio della Minerva Medica e l’area vincolata di Tor Vergata.
Questo fa capire che il progetto di fattibilità della linea Termini- Giardinetti- Tor Vergata non era stato bloccato, ma era semplicemente al vaglio della Soprintendenza.
I lavori cominceranno entro il 2023
Riportiamo testualmente le parole dei presidenti delle commissioni di mobilità e turismo riguardo alla notizia stessa.
“Sono stati superati – hanno dichiarato Giovanni Zannola e Mariano Angelucci – tutti i vincoli per la realizzazione del progetto e per il 2023 è previsto l’avvio dei lavori. 13 i chilometri di tratta e 22 nuovi tram che rappresentano un’occasione di sviluppo importante. L’obiettivo è collegare la zona est di Roma. Questa, infatti, soffre pesanti carenze sul piano dell’infrastruttura legate al trasporto pubblico.
“Si tratta sicuramente di un’opera importante e complessa che migliorerà la vita di più di mezzo milione di persone che vivono e si muovono tra i municipi I, V e VI. Consentirà, inoltre, di integrare l’università di Roma Tor Vergata con il resto della città. Il progetto comporterà anche la riqualificazione di via Antonio Ingegnoli con grande beneficio per i quartieri di Torrenova e Tor Vergata”.
Dunque, rimaniamo in attesa di poter salire a bordo dei trenini gialli che correranno in lungo ed in largo per la Capitale.