Ricorderete senza dubbio la storia del ladro albanese di 42 anni morto ad agosto mentre stava cercando di rubare da un’auto in sosta. Oggi, all’indomani dei recenti arresti eseguiti dai Carabinieri nelle zone di Torre Angela e Tiburtina, quell’episodio è stato collegato ad un ben più ampio fenomeno, quello dei furti di marmitta. Un fenomeno “tristemente noto” in quanto dai catalizzatori delle marmitte è possibile estrarre dei metalli molto appetibili sul mercato nero.
Roma, morire per…rubare una marmitta
L’episodio citato in apertura si riferisce al 10 agosto scorso. In quella data proprio un tentativo di furto di un catalizzatore finì in tragedia in via Montefalco, a Roma. E’ qui che i Carabinieri della Compagnia di Roma Piazza Dante trovarono il cadavere del 42enne albanese sdraiato accanto ad un’autovettura in sosta. L’uomo era rimasto schiacciato dal veicolo durante il furto del catalizzatore a causa del cedimento del crick. Il complice che era con lui, lo abbandonò sul posto senza nemmeno chiamare i soccorsi ma fu identificato, rintracciato e denunciato dai Carabinieri, qualche giorno dopo, con le accuse di furto aggravato in concorso e omissione di soccorso.