Oggi si è svolta a Roma, in via Virgilio Talli, la cerimonia di inaugurazione e intitolazione della nuova caserma della Guardia di Finanza, sede di alcune articolazioni del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e del 3° Nucleo Operativo del I Gruppo della capitale.
L’immobile demaniale – che ha ospitato, in passato, uffici centrali della Corte dei Conti e che recentemente è stato oggetto di importanti lavori di riqualificazione a cura del Corpo e del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche – si sviluppa su 11 piani, più quelli interrati, per una superficie complessiva di circa 34.000 metri quadri.
Nella struttura operano 570 militari: 470 sono in forza al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e in precedenza prestavano servizio in via Raffaele Costi; 100 appartengono al I Gruppo, prima dislocato a via Nomentana.
In questa sede vengono svolti i principali compiti della missione istituzionale della Guardia di Finanza: dal contrasto all’evasione fiscale alla tutela della spesa pubblica, dalla repressione dei traffici illeciti alla lotta alla contraffazione, dall’attività antiriciclaggio all’aggressione alle ricchezze illecitamente accumulate dalla criminalità organizzata.
All’evento hanno partecipato il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Giorgio Toschi, il Comandante Interregionale per l’Italia Centrale, Generale di Corpo d’Armata Edoardo Valente, il Comandante Regionale Lazio, Generale di Corpo d’Armata Bruno Buratti, il Comandante Provinciale, Generale di Brigata Cosimo Di Gesù nonché numerose Autorità civili, militari e religiose.
La caserma è stata intitolata al Generale di Corpo d’Armata Ferdinando Dosi, Medaglia d’Argento al Valor Militare per le meritorie gesta di cui fu protagonista in Africa Orientale nel 1941.
La scelta del nominativo del Generale Dosi per la nuova sede è fortemente simbolica, considerato il legame esistente tra l’Ufficiale e Roma. Nella Capitale, sua città natale, il Generale ha infatti ricoperto prestigiosi incarichi, tra i quali, dal 1977 al 1978, quello di Comandante in Seconda della Guardia di Finanza, all’epoca massima Autorità proveniente dai ranghi del Corpo.
Il suo coraggio gli valse la Medaglia d’Argento al valor militare per una temeraria operazione compiuta l’8 aprile 1941: quale Comandante di un plotone, incaricato di esplorare il terreno antistante la linea di difesa, accortosi che erano state disinnescate le mine in un passaggio obbligato per automezzi, decise di reinnescare, di notte, il campo minato. Circondato e preso di mira dal fuoco nemico riuscì, valorosamente, a rientrare nella propria linea, mentre l’avversario, che tentava di transitare nel passaggio ritenuto libero, rimaneva bloccato dai propri automezzi, colpiti dallo scoppio delle mine.
La cerimonia, che ha avuto luogo alla presenza dei familiari del decorato, si è conclusa con una visita all’interno della struttura da parte delle Autorità e degli ospiti intervenuti e con il tradizionale brindisi augurale.