Avevano messo in piedi un vero e proprio racket facendosi pagare per poter permettere alle vittime di continuare a lavorare in strada. A gestire l’attività illecita tre fratelli (cittadini albanesi, ndr) che non esitavano ad usare violenze e intimidazioni per raggiungere il loro scopo. La Polizia di Stato però, grazie ad approfondite e tempestive indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, ha stroncato il loro giro d’affari arrestandoli. Adesso dovranno rispondere di diversi reati tra i quali quelli di tentata estorsione aggravata e lesioni personali.
Il racket degli artisti di strada a Roma
Le indagini sono scattate dopo che nel dicembre scorso un cittadino di origini georgiane, artista di strada nel rione Monti, aveva denunciato, presso gli uffici del I Distretto, quanto stava subendo ormai da diversi mesi. Minacce di morte e aggressioni fisiche quelle poste in essere da parte dei 3 fratelli di nazionalità albanese, anche loro pittori di strada nel centro storico. Il trio pretendeva dalla vittima la corresponsione di denaro pari a 10 euro giornalieri per la prosecuzione della sua attività, essendosi attribuiti, in maniera arbitraria, il controllo della zona.
Artista di strada si ribella e viene minacciato di morte
Pochi giorni fa una nuova minaccia, ancor più grave delle altre. La vittima, colpevole di essersi ribellata a questa sorta di “pizzo”, è stata infatti nuovamente avvicinata da uno dei tre fratelli. Nessuna parola, ma un gesto chiaro e inequivocabile. «O ritiri la denuncia o ti tagliamo la gola». A porre fine al suo incubo ci hanno pensato quindi gli agenti della Polizia che, conclusi gli accertamenti, hanno arrestato i tre malviventi.