Una vicenda che lascia perplessi e che fa mettere in dubbio anche i motivi dietro la scelta di intraprendere una vita ecclesiastica. Un parroco romano, utilizzando la pagina Facebook ufficiale della sua Chiesa, ha pubblicato un post indirizzato a chi non versa l’otto per mille alla Chiesa Cattolica. Il post in questione ha scatenato l’ira e lo sdegno di molti parrocchiani e non.
Nel suo messaggio, l’uomo di Chiesa riferisce che donare all’otto per mille alla Chiesa è un dovere del cattolico. Ma noi ci chiediamo: non dovrebbe essere una scelta? Anche se sono cristiano, non ho il diritto di scegliere a chi donare una parte della mia tassazione? Per quel che pensa il parroco della Parrocchia S. Rita da Cascia, no. Anzi, è un dovere morale versarlo esclusivamente alla Chiesa Cattolica e non ad altri enti.
Il prete ha continuato scrivendo che, nel caso in cui i “buoni cattolici” non donassero più il loro otto per mille alla Chiesa, ci sarebbero dei problemi a livello di stipendio per i preti. Il problema principale quindi non sarebbe sfamare la povera gente o fare opere di bene, ma più che altro sovvenzionare la parrocchia e pagare gli stipendi. Il parroco ha infine invitato a non richiedere alcun sacramento se non si dona. Ma i sacramenti non vengono comunque già pagati visto che per poterne usufruire viene richiesta una quota a tariffa “più o meno” libera?
Il buon “Don” ha continuato passando ai ricatti morali dichiarando che “a meno che pensiate di salvarvi senza la Chiesa e senza i preti in tal caso: auguri!”.
E voi cosa ne pensate? E cosa ne potrebbe pensare Papa Francesco?
Negli ultimi istanti il parroco, o chi per lui, ha modificato il post. Si sarà accorto dell’errore? Oppure ha solo voluto salvare la faccia?