Roma. Gli spari che si sono registrati nella giornata del 5 gennaio scorso al Trullo non hanno smesso di creare scompiglio tra i residenti, e soprattutto anche tra gli inquirenti che sono alle prese con il caso. Quattro bossoli sono stati ritrovati a terra dalla polizia sul luogo dell’accaduto, precisamente ai piedi dei palazzi in via delle Vigne, una delle direttrici del Trullo, intorno alle 17.00. I colpi sono fortunatamente andati a vuoto. Solamente uno, ha incrociato la traiettoria di un veicolo che era parcheggiato nella zona e che è stato così danneggiato dal proiettile. Il veicolo parrebbe appartenere a uno dei residenti e dunque non coinvolto nella sparatoria. Tuttavia, c’è una novità nelle indagini portate avanti dagli agenti in queste ultimissime ore. I colpi avevano un target, un obiettivo, molto probabilmente un uomo residente nel quartiere che si era messo in un brutto giro di affari.
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Le indagini per il giallo del Trullo a Roma
La polizia scientifica e gli investigatori sono ritornati così sul luogo della deflagrazione. Dopo aver rinvenuto i quattro bossoli sull’asfalto, hanno iniziato ad interrogare presunti testimoni e a guardare i video delle telecamere di sicurezza presenti sul posto. L’uomo che ha sparato si trovava visibilmente su uno scooter, con il volto coperto dal casco integrale e sembra dalle testimonianze che non abbia sparato a caso per ”intimorire”. Probabilmente l’obiettivo si trovava in zona in quel momento, ma per fortuna non è stato raggiunto dai proiettili.
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Il target dell’agguato
I colpi sono stati sparati all’altezza di uno dei tanti portoni della via, forse quello del target. Secondo le ipotesi ultime degli inquirenti, è probabile che il suo obiettivo fosse invischiato in questioni di droghe o malaffare. Dunque un probabile pregiudicato. Tutto ciò porta sulla pista del ”regolamento” di conti o della vendetta criminale, che sono la momento le più accreditate. Forse l’obiettivo aveva un trascorso di droga e deve aver pestato i piedi a qualcuno, oppure si tratterebbe di qualche faida di quartiere per il controllo delle zone di spaccio. La certezza è che i colpi erano certamente indirizzati a qualcuno di specifico presente sul posto che probabilmente si sarebbe rifugiato all’interno di un porte di Via delle Vigne, oppure era già dentro casa ha assistito all’avvertimento.