Due giorni fa, a Roma un’auto non si è fermata all’alt intimato dai Militari e un soldato si è trovato costretto ad esplodere due colpi d’arma da fuoco per non essere travolto. Ad oggi, sono stati individuati dalla Polizia di Stato i ragazzi responsabili dell’incidente stradale e del tentato investimento del militare.
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La vicenda
Nel primo pomeriggio di mercoledì, come ricostruito dagli investigatori del VI Distretto Casilino, diretto da Michele Peloso, un monovolume con 3 ragazzi a bordo ha urtato 2 auto su via di Rocca Cencia; la stessa auto ha poi finito temporaneamente la sua corsa nel vicino piazzale antistante lo stabilimento AMA, dove è presente una postazione di militari in servizio nell’ambito dell’operazione “strade sicure”. Questi ultimi si sono avvicinati al veicolo ma, quando il conducente del monovolume ha visto le divise, è ripartito di scatto cercando di investire un militare e un automobilista coinvolto nell’incidente che nel frattempo si era avvicinato per fotografare l’auto. Nella circostanza, il militare ha esploso 2 colpi a scopo intimidatorio, ma il monovolume ha proseguito la corsa ed è stato ritrovato abbandonato da una pattuglia della Polizia di Stato.
Le indagini
Le accurate e immediate indagini da parte degli investigatori della Polizia di Stato, hanno permesso di individuare in poco tempo i 3 uomini che erano all’interno dell’auto in fuga e che hanno, tra loro, un legame di parentela. Gli indagati, già noti alle Forze dell’ordine, hanno 46, 31 e 28 anni ed uno di loro è nativo di una delle Repubblica della ex Jugoslavia. Sono tutt’ora in corso gli accertamenti per stabilire i ruoli degli attori durante l’intera vicenda. In merito è stata già inviata una dettagliata informativa all’Autorità Giudiziaria.