Nel 2021, in un epoca in cui si celebra la tolleranza, in cui il “diverso” non è un male, anzi, uno spunto di riflessione, si assiste, purtroppo, ancora a casi di violenza e discriminazione. Una premessa necessaria, poiché purtroppo, ancora oggi si assiste a innumerevoli casi di bullismo. E nella giornata di ieri, un altro evento ha scosso una famiglia. Dopo le urla contro un bambino portatore di handicap, questa volta a stare al centro degli insulti e, in questo caso al lancio di uova, è Matteo, un 17enne affetto da autismo.
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La denuncia della mamma
A denunciare l’accaduto è stata la mamma di Matteo, Sara Fioramanti. La 42enne si occupa, gratuitamente, di sostenere, attraverso l’associazione “I colori di Matteo”, ben 30 ragazzi autistici del suo municipio. “Appena tornata da una delle tante passeggiate fuori al parcheggio di casa mia, una 600 grigia con 3 o forse 4 ragazzi incappucciati all’interno mi vedono passeggiare con Matteo e girano rapidamente con una inversione a U.“ Inizia così il racconto di Sara, una mamma che stava semplicemente passeggiando con suo figlio. “Prima passano ad alta velocità ridono e sghignazzano, poi un’altra e velocissima inversione ci passano davanti e noi quasi arrivati alla strada (via del Fosso Scilicino) lanciano con rabbia un uovo mancando Matteo, che poi avrebbero preso me perché avevo intuito qualcosa e come sempre mi metto davanti per fare scudo e proteggerlo (se avessero avuto un mattone avrebbero tirato quello). Non contenti fanno un’altra rapida e velocissima inversione a U e passando tutti contenti gridano “A OBESOO”!
Ora non commento la felice e divertente esclamazione perché lo so che mio figlio è obeso e gravemente autistico e indifeso, commento il fatto del coprifuoco, della velocità e dell’uovo lanciato. Purtroppo o per fortuna mi conoscono in molti e vi invito a dire a questi poveri e dementi ragazzi che ci sono prove di quello che hanno fatto e invito loro a fare in modo che non si ripeta più non perché è successo a me, perché non sapevano neanche che noi saremmo usciti quindi poteva capitare a chiunque. Adesso scatta la denuncia.” E la denuncia ai carabinieri è scattata davvero, tanto che sono state estrapolate le immagini di videosorveglianza dalla telecamera di un palazzo in via del Fosso Scilicino, al Villaggio Prenestino. Ora si cercano i responsabili. Anche presidente del municipio VI Roberto Romanella (M5s) non è rimasto indifferente di fronte a tanto odio e ha voluto commentare l accaduto: “Dove è finita la nostra umanità? Prendo in prestito le parole di Vittorio Arrigoni sperando che queste tre o quattro teste vuote possano capirle. Restiamo umani.“