E’ accaduto ieri quando gli agenti della Polizia di Stato del Reparto Volanti, diretto da Giuseppe Sangiovanni, si sono portati nel quartiere Fidene a seguito di segnalazione al NUE di una donna che, dopo aver litigato violentemente con un uomo, si era allontanata in lacrime, sanguinante in viso.
Dopo una breve battuta in zona i poliziotti hanno rintracciato la vittima, 33enne romana che, ancora in lacrime, ferita in volto, ed in forte stato di agitazione riferiva di aver incontrato poco prima l’ex compagno, M.D. 43enne romano, e che ne era nata una lite dopo la quale l’uomo l’aveva colpita prima con uno schiaffo sul viso e poi con un pugno in testa, procurandole una ferita, probabilmente con le chiavi che aveva in mano.
La donna, letteralmente terrorizzata, cercava di sminuire l’accaduto ma contemporaneamente, in modo involontario, rivolgeva il suo sguardo verso alcuni portici facendo intendere chiaramente che l’ex compagno si trovava ancora nelle vicinanze; ed effettivamente i poliziotti hanno notato subito un uomo che, alla loro vista, ha cercato di allontanarsi senza dare sospetti, ma che è stato immediatamente raggiunto e bloccato.
M.D., con precedenti di Polizia, ha tentato di negare qualsiasi legame con la donna ma gli investigatori hanno scoperto che un analogo episodio era già accaduto con la stessa vittima nel 2019 e che il 43enne era stato sottoposto agli arresti domiciliari sino al 21 maggio dell’anno in corso, giorno in cui gli arresti domiciliari erano stati sostituiti con il divieto di avvicinamento alla sua ex compagna e ai luoghi da lei frequentati. La donna, soccorsa in codice rosa in ospedale, è stata refertata con una prognosi di giorni 7 mentre M.D., dopo le formalità di rito, è stato arrestato per lesioni aggravate.