Una minuziosa attività d’indagine dei Carabinieri della Stazione Roma Città Giardino, diretta dalla Procura di Roma – Reati contro il Patrimonio, coordinato dal Procuratore Aggiunto Lucia Lotti, ha permesso di dare un volto al malvivente che, tra i mesi di marzo e maggio 2020, era diventato l’incubo delle farmacie in zona Bufalotta e Prati Fiscali, dove aveva messo a segno due rapine.
Rapina due farmacie: 36enne romano in manette
In manette è finito un operaio, 36enne romano già noto alle forze dell’ordine, in esecuzione di un’ordinanza applicativa di misura cautelare detentiva, emessa in data 23 giugno 2020 dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale ordinario di Roma su richiesta della Procura della Repubblica capitolina.
Era la sera dell’11 marzo 2020, quando in orario di chiusura il malvivente ha fatto irruzione in una farmacia in via Val di Nona e, con volto travisato da mascherina chirurgica e cappuccio e armato di taglierino, ha minacciato i dipendenti facendosi consegnare l’incasso, per poi allontanarsi a bordo di un’autovettura Mini di colore rosso.
Il pomeriggio del 27 maggio 2020, invece, il rapinatore è entrato in azione in via Bernari dove, dopo essere entrato in una farmacia sempre con volto travisato ma questa volta armato di pistola, ha minacciato la titolare facendosi consegnare 300 euro contenuti nella cassa. Anche in questo caso il 36enne è fuggito a bordo di un’autovettura di colore rosso, dettaglio che ha permesso di mettere in relazione i due episodi.
Le attività dei Carabinieri della Stazione Roma Città Giardino e dei colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Montesacro, che già da tempo erano sulle tracce del malvivente, sono continuate con l’acquisizione delle testimonianze dei presenti e la visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza degli esercizi commerciali, che hanno portato ad una serie di perquisizioni domiciliari, permettendo l’individuazione certa del rapinatore. Il 36enne, è stato rintracciato nella sua abitazione di via Valsesia ed arrestato. E’ stato portato nel carcere di “Regina Coeli”, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.