La Questura di Roma ha oggi presentato i 15 Distretti di Pubblica Sicurezza, istituiti con Decreto del Sig. Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza del 5 agosto 2020, dando concreta attuazione ad un nuovo modello organizzativo, previsto dal D.P.R. 208/2001.
Alla cerimonia hanno presenziato il Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Franco GABRIELLI, il Prefetto di Roma, Dr. Matteo PIANTEDOSI, la Sindaca, avv. Virginia RAGGI, Giovanni SALVI, Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, Antonio MURA, Procuratore Generale presso la Corte d’Appello, Federico CAFIERO DERAHO, Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e Michele PRESTIPINO, Procuratore Capo della Repubblica.
Il progetto, inserito nell’ambito della Pianificazione Nazionale di rivisitazione dei presidi delle Forze di Polizia, di cui al Decreto del Ministro dell’Interno del 16 gennaio 2020, introduce un innovativo modello organizzativo “multilivello” articolato sui Distretti di Pubblica Sicurezza e sui Commissariati Sezionali di Pubblica Sicurezza, prevedendo un allineamento tra i territori in cui operano i Distretti e quello dei Municipi.
L’omogeneizzazione tra gli organi di decentramento della Questura di Roma e quelli di decentramento di Roma Capitale mira al consolidamento di un rapporto one-to-one tra presidente del Municipio e Dirigente del Distretto di Pubblica Sicurezza, in grado di semplificare i processi di gestione della sicurezza nei singoli quartieri, anche in chiave di sicurezza integrata, secondo le linee guida fissate dal Questore – Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza.
In quest’ottica i Distretti assolveranno a compiti di sintesi informativa e supporto nella pianificazione dei servizi, anche per i Commissariati Sezionali che operano nel territorio del Distretto. La realizzazione del progetto porterà ad una graduale inversione delle relazioni tra l’organizzazione delle istituzioni e le comunità. Sarà il cittadino, con le proprie necessità di sicurezza e di fruizione dei servizi di polizia amministrativa al pubblico, a determinarne le modalità organizzative.
Il nuovo assetto manterrà comunque inalterato il livello presidiario, potenziandone complessivamente la valenza mediante l’istituzione, ove necessario, di nuove articolazioni, razionalizzando le loro competenze, al fine di incrementare il profilo operativo dei predetti Uffici. Accanto ai 15 Distretti continueranno ad operare nella capitale, i restanti 24 Commissariati Sezionali. “ Sicurezza come sistema”: una missione di servizio “per” e “con” il cittadino, pensata e realizzata mediante l’intervento di più soggetti, espressione degli organi dello Stato e delle Amministrazioni locali.
Una metodologia di approccio in grado di “decentrare” l’insieme di possibili sinergie riconducibili all’idea di “sicurezza pubblica” e “sicurezza urbana”, raggiungendo così il territorio in maniera capillare, adattandosi plasticamente alle diverse esigenze delle varie comunità dei Municipi. Sarà la Questura di Roma, seguita da altre tre 3 città italiane – Milano, Torino, e Napoli, ad avviare, in concreto, con l’inaugurazione odierna dei 15 Distretti di Pubblica Sicurezza, questa profonda innovazione.
Hanno partecipato in videoconferenza gli Ufficiali di collegamento ed i rappresentanti dei collaterali organi di Polizia (inglese, tedesca, francese e spagnola) per illustrare loro i rinnovati apparati della Polizia di Stato dedicati alla sicurezza della nostra capitale e tendere ad un naturale “allineamento” del nostro sistema a quello delle più importanti realtà europee, esposte, come la nostra realtà, a numerose ed insidiose sfide.