Ancora un caso di una paziente deceduta e derubata, e anche questa volta è accaduto nell’Ospedale San Camillo di Roma. La vittima in questo caso è una donna.
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La denuncia del figlio
Il figlio della donna, Mirko Marsella, ex consigliere del gruppo misto dell’XI municipio, si è recato con immenso dolore al padiglione Marchiafava dell’ospedale San Camillo, per recuperare gli oggetti della madre, deceduta a causa del covid-19. Tuttavia, Mirko, si è reso conto, con enorme dispiacere che all’appello mancavano degli oggetti. “Capita di finire all’ospedale per un malore, di rimanerci per 40 giorni e morire in solitudine senza avere vicino i tuoi cari. Perdere una madre provoca un dolore immenso. E nel momento in cui pensi di consolarti stringendo gli effetti personali ti ritrovi a vivere l’ennesimo dolore. Perché tra le tante cose restituite manca l’effetto personale più prezioso e non solo in termini economici. Un paio di orecchini d’oro bianco con un piccolo diamante. Per lei erano il regalo più prezioso dal quale non si separava mai.” A quel punto, il ragazzo ha chiesto spiegazioni all’ospedale, che però ha dato una risposta sconcertante: “Per il reparto non ha mai avuto orecchini. Per la direzione sanitaria c’è solo un assurdo e ingiustificato silenzio. E allora dobbiamo dirlo. Che negli ospedali oltre ai tanti dottori e infermieri che svolgono con serietà il proprio lavoro si annidano anche gli sciacalli. Persone che senza alcuno scrupolo “puliscono” i corpi dei defunti dagli oggetti più preziosi.” Mirko è rimasto sconvolto dall’accaduto e si chiede, giustamente, come possa esserci così poca sensibilità: “E a te che hai compiuto questo gesto schifoso: ma davvero riesci a vivere tranquillamente? A guardarti allo specchio?”