Un’attività illegale su vasta scala, messa in piedi da un 42enne di nazionalità bangladese, basata sulla contraffazione specializzata di documenti falsi che avrebbero consentito ai cittadini stranieri di ottenere il permesso di soggiorno. L’uomo è stato rintracciato e denunciato dalla Polizia Locale di Roma Capitale, I Gruppo Centro “ex Prati”, a seguito di un’articolata attività di indagine sul falso documentale coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma. Diverse le accuse nei suoi confronti, dal falso materiale alla truffa. Altre due persone sono state denunciate per concorso nei reati contestati.
Roma, documenti falsi per il permesso di soggiorno: smantellata attività illegale
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K.M.R.K., servendosi di alcune agenzie di servizi e consulenza da lui gestite, rilasciava documenti e contratti di affitto contraffatti a cittadini di varie nazionalità, permettendo così di fargli ottenere un regolare permesso di soggiorno, sulla base di residenze anagrafiche fittizie, rendendoli di fatto irreperibili. Le indagini sono scattate nel mese di marzo di quest’anno, quando un’ impiegata dell’anagrafe del I Municipio, di fronte alla richiesta di residenza di due cittadini di nazionalità irachena, si è accorta di alcune anomalie sui documenti da loro esibiti. Ricevuta la segnalazione del fatto, gli agenti di via del Falco, diretti dalla Dott.ssa Donatella Scafati, hanno dato immediatamente avvio all’attività investigativa, seguita dall’esecuzione di perquisizioni presso l’abitazione e negli uffici dell’indagato, dislocati in zona Prati e nelle aree circostanti la stazione Termini, che hanno permesso di acquisire una notevole quantità di materiale, tutto posto sotto sequestro: computer, apparecchiature informatiche e documenti vari legati all’attività illecita. In uno dei casi scoperti dagli operanti, alcuni cittadini stranieri risultavano risiedere in un appartamento nel quartiere Prati, il tutto all’insaputa dei legittimi intestatari, ai quali era stata perfino cancellata la residenza anagrafica in modo fraudolento, per consentire alle persone richiedenti di ottenere la residenza. Altre irregolarità poste in essere dall’uomo riguardavano la falsificazione di contratti di locazione, nei quali, i proprietari di immobili, con regolari inquilini, si vedevano inserite delle clausole, a loro insaputa, che permettevano il subentro di altri individui. Quanto rinvenuto è tuttora oggetto di verifiche da parte dei caschi bianchi, al fine di accertare ulteriori responsabilità del titolare delle agenzie e di altre persone, coinvolte a vario titolo, nelle attività illegali messe in atto in materia di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Al momento sono oltre una cinquantina i cittadini stranieri, alcuni già denunciati, che sono stati individuati tra coloro che si sono avvalsi dei servizi offerti dal 42enne, ma al termine degli accertamenti, ancora in corso, questo numero sarebbe destinato ad aumentare. Nei loro confronti, la cui posizione resta al vaglio, è partita la segnalazione all’Ufficio Immigrazione della Questura di Roma.