Chi ci andava era scuro di mangiare cibi sani, tant’è vero che si pubblicizzava come “Locale rustico con cucina casareccia e genuina”. E invece il malcapitato che pranzava o cenava in questo casale rischiava di prendersi malattie infettive gravissime, visto quello che hanno scoperto nei giorni scorsi i NAS di Roma, in collaborazione con i carabinieri della stazione Roma Casalotti all’interno di un agriturismo in via Santa Maria di Galeria.
Escrementi di topo ovunque, sia nella cucina che nell’area di somministrazione dei pasti, vicino alle posate, sui piatti da portata e sui ripiani utilizzati per preparare la pizza o la pasta fresca, così come nel deposito delle derrate alimentari, dove i pacchi di pasta non erano nemmeno sigillati. Sul pavimento, poi, specie dietro il frigorifero e sotto il piano di cottura, c’era un vero e proprio “tappeto” di cacche di ratti.
Tutti i locali dell’agriturismo erano insudiciati e invasi dagli escrementi e, mentre i carabinieri facevano i controlli, almeno tre topi sono passati indisturbati davanti agli occhi dei militari esterrefatti.
Gli escrementi potevano quindi essere a diretto contatto con gli alimenti serviti al pubblico determinando un grave pericolo per la salute pubblica. Per questo il titolare dell’agriturismo è stato denunciato per attentato alla sicurezza alimentare e per reato di detenzione alimenti in cattivo stato di conversazione. L’intera struttura è stata chiusa e posta sotto sequestro penale.
Contestualmente sono stati sequestrati 300 chili di alimenti presenti tra cucina e deposito per un valore di circa 4.000 euro.