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Roma, ancora uno stop: con il Sassuolo non va oltre il pari

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Ancora uno stop per i giallorossi guidati da Eusebio Di Francesco. Dopo la sconfitta di Torino contro la Juventus, arriva – inaspettato e mal digerito – un brutto pari in casa con il Sassuolo.
La crisi del gol persiste, nonostante la rete segnata nel primo tempo dall’ex Pellegrini e le due (annullate) di Dzeko e Florenzi nella seconda metà di gioco. Troppe poche le azioni davvero convincenti contro un avversario di certo non dello stesso livello tecnico dei giallorossi.
La Roma si mangia le mani: 1 solo punto in due partite e la vetta della classifica che si allontana, altra delusione dopo l’uscita – davvero brutta – dalla Coppa Italia per mano del Torino.

Ma a non funzionare a dovere non è solo l’attacco, drammaticamente “stitico”.
Soffrono anche centrocampo e difesa, dove i passaggi sbagliati troppo spesso provocano conseguenze irreparabili.
Proprio in difesa, prestazione deludente per i terzini Florenzi e Kolarov, così come per Fazio, poco determinato e determinante.
Salendo, ecco altre défaillance: De Rossi, El Shaarawy, Under e Jesus sono solo la fotocopia sbiadita dei campioni che ci si aspetta in campo.
Tornando all’attacco, le uniche due reti fatte in quattro partite si commentano da sole: è crisi nera. Per non parlare di Schick, inesistente e spaesato in un tridente che proprio non funziona.

LA CRONACA
La Roma si schiera con un 4-3-3 che fa ben sperare i tifosi. Ma già dai primi minuti le speranze sembrano scontrarsi con una realtà difficile da comprendere. Già il primo tiro è un errore: Dzeko calcia al volo col sinistro, ma la palla vola in alto.
Il Sassuolo, dalla rimessa dal fondo, attraversa indisturbato tutto il campo, fino ad ottenere, al 2° minuto, il suo primo calcio d’angolo: Politano batte per Cannavaro, che colpisce di testa. Attenta la difesa, che respinge senza troppi problemi.
I minuti scorrono, ma la Roma non è mai incisiva. Anzi, la prima vera occasione ce l’ha il Sassuolo al 10°con Politano. Il suo tiro viene bloccato a terra da Alisson.

Il gioco procede lento, senza grosse emozioni: la Roma non approfitta della superiorità tecnica, non incide, è senza mordente.
Solo al 31° arriva il gol che sblocca la partita: Schick entra in area e passa a Dzeko, che serve Pellegrini dall’altezza del dischetto. L’ex de Sassuolo tira di sinistro e non sbaglia, beffando i suoi vecchi compagni di squadra.

L’ultimo quarto d’ora del primo tempo non fornisce grosse occasioni per la Roma, sempre per questa sorta di incantesimo che sembra bloccare gli attaccanti.

Il secondo tempo parte con Juan Jesus al posto di Manolas, rimasto negli spogliatoi per problemi fisici.
Dopo appena 4 minuti fuori Schik per El Shaarawy: Di Francesco non dà il tempo al numero 14 giallorosso di riscattarsi per il brutto primo tempo e tenta di mettere al sicuro il risultato con il numero 92.
Ma a farsi vedere è soprattutto Nainggolan, forse il migliore della Roma.
Al 26° Dzeko segna con un sinistro di potenza, ma da posizione irregolare. Inizialmente l’arbitro Orsato convalida la rete, ma dopo il VAR il gol viene giustamente annullato per fuorigioco dello stesso Dzeko.
Dopo 7 minuti è il Sassuolo a segnare, gelando l’Olimpico: Missiroli di testa e supera Alisson, beffato anche a causa di una deviazione di Juan Jesus.

La Roma prova a reagire e si porta all’attacco. Al 40° Florenzi arriva al gol su lancio di Dzeko. I tifosi esultano, l’arbitro inizialmente convalida. Tutti – tranne i giocatori e i tifosi del Sassuolo – contenti per circa un minuto, fino a quando anche questo gol viene annullato dopo l’intervento del VAR, per il fuorigioco attivo di Under.

A nulla vale il tentativo di assalto dei giallorossi nei minuti finali, compresi i 4 (troppo pochi per le numerose interruzioni del secondo tempo) di recupero.

La Roma esce dal campo con il peso di questa occasione persa: adesso è a 9 punti dal Napoli campione d’inverno e, anche se c’è ancora da recuperare il match con la Sampdoria, la strada per il successo adesso è davvero troppo ripida per essere ottimisti.

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