Roma. Diventa sempre più lunga e folta la lista delle scuole che nella Capitale si uniscono alle proteste, alle manifestazioni e alle occupazioni. A partire dal primo novembre, infatti, molti licei romani hanno iniziato ad occupare le strutture degli istituti rivendicando i loro diritti come la didattica in presenza, strutture meno fatiscenti e un diverso modo di investire e gestire i fondi finanziari per le scuole. Dal quel primo giorno del mese, molti sono stati gli istituti che si sono uniti alle proteste. Nella giornata di ieri 7 dicembre, inoltre, un altro liceo si è aggiunto alle proteste. Si tratta del liceo classico Bertrand Russell, ex scuola Guidoni in via della Tuscolana.
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Roma, anche il Russell protesta e occupa
Come viene chiaramente definito nell’OSA, Opposizione Studentesca Alternativa, gli studenti del Russell si oppongono a quello che viene definito un governo che sta investendo sempre di più nell’aziendalizzazione e sempre meno in edilizia e organico. Le proteste riguardano anche le modalità con le quali il Governo ha in mente di spendere i fondi del PNRR dedicati alle scuole. Secondo l’OSA, le metodologie di investimento non farebbero altro che aumentare il già grande divario che esiste tra scuole di serie A e scuole di serie B.