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Roma. Aggredito con calci, pugni e colpi di coperchio solo perché afgano: 36enne in codice giallo (VIDEO)

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Prima quella che sembrava essere una lite, poi la violenta aggressione nei pressi della stazione metro di Ponte Mammolo. Quando i poliziotti, una volta avuta la segnalazione, sono arrivati all’interno dell’ingresso della metro B, in un’attività commerciale, a terra, hanno trovato un cittadino afgano di 36anni, che era stato appena picchiato. Calci, pugni e un coperchio in plastica, queste le modalità utilizzate dall’aggressore per colpire violentemente l’uomo, apostrofato anche nel corso della violenza con epiteti ingiuriosi a sfondo razziale. Soccorsa immediatamente la vittima, che è stata trasportata in ospedale in codice giallo dal personale del 118, i poliziotti hanno effettuato un primo accertamento e un sopralluogo sul posto alla ricerca dell’autore del reato.

Violenta aggressione a Ponte Mammolo: caccia all’uomo 

R.C., 42enne, romano, è stato individuato dai poliziotti  del IV Distretto San Basilio, diretto da Eugenio Ferraro, e da quelli della Sezione Volanti, diretta da Massimo Improta, a breve distanza. L’uomo, nonostante abbia provato a sfuggire, è stato bloccato. Tracce ematiche sono state trovate dagli investigatori sulle sue mani e sulla maglietta. R.C., che ha rivendicato la responsabilità del gesto compiuto, ribadendo la sua posizione nei confronti del cittadino straniero che ha continuato ad insultare, è stato arrestato per lesioni aggravate, anche dalla discriminazione razziale. Nel corso degli accertamenti l’uomo ha fatto poi notare agli agenti una croce celtica, tatuata sul dorso della sua mano sinistra, proprio a sottolineare la sua fede politica. Ora è caccia all’altro autore della terribile aggressione ai danni del cittadino afghano. 

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