E’ stato un cittadino a segnalare al 112 numero unico di emergenza, la presenza di una donna col volto tumefatto seduta su una panchina, facendo scattare l’allarme della sala operativa della Questura. Gli agenti del Reparto Volanti della Polizia di Stato, diretto da Giuseppe Sangiovanni, giunti sul posto, hanno sentito il pianto di una donna all’interno di un’abitazione; rintracciata la vittima ha dichiarato di essere stata picchiata dal compagno e che, approfittando di un momento di distrazione dell’uomo, era riuscita ad allontanarsi rifugiandosi dai vicini.
I poliziotti hanno rintracciato l’uomo, che si trovava ancora in stato di evidente agitazione e, dopo averlo identificato per Z.R., romano di 49 anni, lo hanno accompagnato negli uffici di Polizia per le ulteriori indagini. Gli investigatori hanno accertato che da tempo la donna era vittima di percosse da parte del compagno ma, per paura di ripercussioni, data la fortissima irascibilità dell’uomo e la sua violenza, non aveva mai avuto il coraggio di denunciarlo.
L’ultima aggressione era stata la conseguenza dell’ennesima lite per gelosia, l’uomo dopo averla strattonata l’aveva presa per i capelli e le aveva sbattuto più volte il viso sul pavimento. A causa dell’aggressione la vittima era stata trasportata presso il vicino ospedale dove era stata refertata con una prognosi di 15 giorni per tumefazioni multiple e ferite lacero contuse.
Le numerose aggressioni e le liti venivano confermate anche dai vicini. Inoltre i polizotti hanno accertato che la donna, a causa dei maltrattamenti, si era già rivolta a una struttura sanitaria privata per evitare la compilazione di un referto. Pertanto al termine di tutti i complessi accertamenti Z.R. è stato arrestato per il reato di maltrattamenti in famiglia.