La vicenda assurda di Ennio, l’anziano ‘sfrattato’ dalla propria abitazione (in zona Don Bosco a Roma) occupata da alcune rom, è forse e purtroppo solo una goccia nel mare perché sono tanti gli italiani alle prese con appartamenti tenuti sotto scacco da chi non avrebbe nessun diritto di vivere lì. E che invece fa un po’ come se fosse casa propria: cambia la serratura, si appropria di quelle quattro mura e vive indisturbato, mentre dall’altra parte, fuori e senza apparenti diritti (che dovrebbero avere) ci sono i proprietari. E se la storia di Ennio in parte si è risolta rapidamente, forse anche per il clamore che ha destato e per le telecamere che hanno acceso i riflettori su un quella che è una piaga nazionale, c’è chi da anni aspetta di ritornare in possesso della propria abitazione, occupata abusivamente dai rom.
Palombara Sabina, casa occupata abusivamente dai rom: l’incubo di Bruno
E’ il caso di Bruno, un uomo di Palombara Sabina, comune alle porte della Capitale, che dal 2015 non riesce a entrare in quel villino ereditato dal padre. Un bene importante dal punto di vista materiale, ma anche da quello affettivo. Ricordi di una vita ora sommersi dai rifiuti, in quella che è diventata una vera e propria discarica. A raccontare la storia di Bruno la trasmissione di Rai 1 La Vita in Diretta, che ha cercato di ricostruire i fatti e di intervistare uno degli occupanti rom, un ragazzo invalido. ‘Non ho le possibilità, tra poco me ne vado, deve darmi tempo. Non sapevo che fosse un reato, in questa casa ci siamo io che sono invalido, mia moglie e un ragazzo che mi aiuta a guidare la macchina perché ho problemi con la gamba. Ho il reddito di cittadinanza – ha detto l’inquilino abusivo – e provo a vivere con quello’. E se lui prova a vivere con quello, dall’altro lato c”è Bruno, un operaio di 62 anni, che da ben 6 anni non riesce ad appropriarsi di quella che è la sua villa, occupata da chi non ha nessun titolo di locazione. ‘Ho denunciato, lo faccio continuamente, i rom hanno anche rimosso il pavimento per levare il rame dalle tubature, non potete capire i danni’. E oltre al danno la beffa perché l’uomo di Palombara Sabina, che vive una situazione difficile da immaginare (ma purtroppo reale), è stato anche denunciato per quella discarica abusiva, che non ha certo messo in piedi lui.
In una guerra tra poveri, la legge sembra cieca, i tempi della burocrazia sono troppo lunghi e tanti sono i cittadini che non si sentono tutelati. Perché purtroppo le storie di Ennio e di Bruno sono quelle su cui si sono accesi i riflettori, quelle che hanno puntato l’attenzione su una tematica sempre più attuale. Ma quando le luci si spengono, il problema è che ci sono tanti italiani che vivono le loro stesse situazioni. Che a volte vanno avanti da anni.