Doveva essere ballottaggio e così è stato. Alla fine, a contendersi lo scranno più alto di Piazza Indipendenza dopo Fabio Fucci, sarà nuovamente il Movimento 5 Stelle (Zuccalà) che se la vedrà con il centrodestra (Matarese).
In attesa di capire come i due schieramenti impronteranno il ballottaggio abbiamo raccolto il commento a caldo dei sei candidati presentatisi in queste amministrative.
Partiamo da chi ha governato la città in questi ultimi 5 anni, ovvero dalla compagine pentastellata che ha raccolto, con il candidato Zuccalà, il 28.71% delle preferenze.
“E’ ora di riscrivere la storia”. Questo il commento a caldo di Adriano Zuccalà candidato sindaco M5S di Pomezia. “Il Movimento 5 Stelle è la prima forza politica del territorio. I pometini hanno confermato quanto di buono fatto negli scorsi 5 anni – commenta Zuccalà – scegliendo di nuovo il Movimento 5 Stelle». «Abbiamo dimostrato che quello che conta è la squadra e non il singolo individuo. Pomezia ha scelto la continuità”.
“Tra 14 giorni i cittadini dovranno scegliere tra noi e un centrodestra composto dalle solite facce note. Una coalizione, quella del centrodestra, che non ha mai accettato confronti sul territorio e che ha preso in giro i cittadini proponendo nel proprio programma una facoltà di vulcanologia e l’Etna – Card”.
“L’onestà e la trasparenza che ci contraddistingue sono il nostro asso nella manica. Siamo gli unici – conclude Zuccalà – ad aver già presentato la squadra di governo, composta da professionisti seri e qualificati. Il Movimento 5 Stelle è pronto a governare Pomezia”.
Lo sfidante, proveniente dalla coalizione di centrodestra Pietro Matarese, ha così replicato:
“Il risultato è in linea con le nostre aspettative, considerando che abbiamo iniziato la campagna elettorale il 14 maggio, quindi con grande ritardo rispetto agli altri. In meno di un mese abbiamo ottenuto due grossi successi: ricompattare il centrodestra e rimandare a casa il sindaco uscente, artefice, insieme al Movimento 5 Stelle, della politica fallimentare e del non fare, che ha portato Pomezia a un’involuzione economica, sociale e amministrativa, danneggiando tutti i cittadini. Non si fa ripartire una città con qualche panchina nuova o facendo passare per straordinaria l’ordinaria amministrazione e millantando per concessioni quello che sono diritti dei cittadini”.
Questo il commento a caldo del candidato sindaco del centrodestra Pietro Matarese, in ballottaggio con l’esponente del Movimento 5 stelle Adriano Zuccalà.
“Nel corso della trascorsa amministrazione, i 5 stelle non sono riusciti a instaurare un dialogo con i cittadini, che si sono visti chiudere letteralmente le porte in faccia. I grillini si sono arroccati nella casa comunale e sono fuggiti alle lecite richieste di associazioni e comitati. La loro è stata una politica basata sugli slogan e sui social network. Quello che invece voglio io è la politica del fare. E la attuerò con persone competenti, che riusciranno a trasformare in meglio Pomezia, risolvendo i problemi e non facendo promesse inutili che non verranno mai mantenute, così come ha fatto l’amministrazione uscente. I problemi della città sono infatti gli stessi, quando non sono addirittura peggiorati, di 5 anni fa: perché non li hanno risolti? Perché continuano a dire “faremo”, quando avrebbero potuto dire “abbiamo fatto”? Votare loro significherebbe trovarsi, tra 5 anni, nuovamente nelle condizioni di oggi e non migliorare la qualità di vita dei pometini come è in grado di garantire il centrodestra da me guidato, con una Pomezia che si può finalmente gettarsi i problemi maggiori alle spalle e guardare avanti con ottimismo e fiducia. Quella fiducia che io chiedo adesso agli elettori e che, da uomo di Stato, saprò onorare fino in fondo”.
RISULTATI ELEZIONI POMEZIA: IL COMMENTO DEGLI SCONFITTI
Partiamo dal primo sconfitto illustre, Fabio Fucci, che nonostante il 23.48% delle preferenze è rimasto fuori dal ballottaggio.
“Ci siamo andati vicinissimi ma non è andata come speravo. Per una manciata di voti siamo fuori dal ballottaggio. Complimenti a Zuccalà e Matarese”, ha dichiarato il primo cittadino uscente.
“Non so chi dei due sarà il prossimo sindaco di Pomezia ma so per certo che sarà fortunato. Gli lascio una città che funziona, con livelli di eccellenza sotto molti aspetti, molto migliore di come l’ho ereditata io 5 anni fa. Cari concittadini vi ringrazio per l’affetto che mi avete dimostrato. Il 24% delle vostre preferenze sono andate a me ed è un risultato consistente, un vero miracolo politico, se consideriamo la portata degli avversari inseriti nel panorama politico nazionale. Parto dalla dignità di questo risultato per lavorare nei prossimi 5 anni, con la stessa determinazione con cui ho fatto il sindaco, dal ruolo che mi avete affidato di consigliere comunale di opposizione”.
Stefano Mengozzi, a capo della coalizione di centrosinistra, si classifica quarto portando a casa un 18.81% per nulla scontando considerando l’attuale momento vissuto dalla prima lista di riferimento che aveva a sostegno, ovvero il Partito Democratico. Rimarranno probabilmente fuori dal Consiglio Comunale (qui le proiezioni) invece CasaPound, che candidava Roberto Camerota, e il Movimento Civico Pomezia guidato dall’avvocato Antonio Aquino. Dei tre candidati poc’anzi menzionati ancora nessuno ha voluto rilasciare una dichiarazione sul voto.