Ancora pochi giorni e l’Italia sarà tutta in zona rossa per Pasqua, un modo per arginare la diffusione del virus ed evitare situazioni rischiose. Poi, dal 7 aprile (quando entrerà in vigore il nuovo Decreto, il secondo del Governo Draghi), molto probabilmente, il Paese sarà “bicolore”. Niente più zone gialle almeno fino al 30 aprile, solo Regioni/Province Autonome in fascia rossa e arancione, con tutte le misure restrittive che abbiamo imparato a conoscere in questi mesi. Spostamenti vietati in zona rossa, limitati al Comune in zona arancione; bar e ristoranti aperti solo per lavorare d’asporto o con consegne a domicilio; negozi chiusi in fascia rossa, shopping consentito in zona arancione. Palestre, piscine, cinema, teatri ancora con saracinesche abbassate, spostamenti tra Regioni vietati. Con intere categorie sul lastrico, dal turismo al settore sportivo.
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Nuovo Decreto Draghi: cosa cambierà dopo Pasqua? Ristoranti aperti a pranzo?
Dopo Pasqua l’Italia sarà divisa esclusivamente in zone rosse e arancioni: in entrambe le fasce, mentre per i negozi ci sono dei cambiamenti (perché lo shopping è consentito in zona arancione), bar e ristoranti potranno lavorare solo d’asporto e con consegne a domicilio. Il Governo, a quanto pare, è spaccato in due: da una parte la linea rigorista con a “capo” il ministro della Salute Speranza appoggiato dal Movimento 5 Stelle e dal Pd, dall’altra la Lega e Forza Italia che vorrebbero ripartire, seppur in sicurezza. Sembrerebbe essere stato proprio il Premier Draghi, come spiega Il Corriere della Sera, a trovare una mediazione: il testo del nuovo decreto potrebbe contenere un meccanismo che darebbe il via libera all’allentamento delle misure. Ma tutto dipenderà dalla curva epidemiologica e dall’avanzata del virus. In base alla valutazione dei dati, ma a quanto pare solo a partire dal 20 aprile, si capirà se sarà possibile allentare le restrizioni e magari dare anche la possibilità ai ristoranti di aprire a pranzo, in quei territori meno a rischio. Quindi, la zona gialla su carta non ci sarà ma potrebbe essere istituita qualora si ritenesse necessario, probabilmente con degli accorgimenti in più rispetto a quella che siamo stati abituati a conoscere.
Quello che sembra essere certo è che le scuole riapriranno anche in zona rossa. Così i bimbi potranno ritornare in classe, ma solo quelli che frequentano l’asilo, le scuole elementari e le medie (fino alla prima). Per tutti gli altri studenti si continuerà in quei territori a rischio con la didattica a distanza.