In un’Italia quasi tutta tinta di bianco e da lunedì prossimo senza obbligo di mascherina all’aperto, il Governo in queste ore sta valutando se riaprire le discoteche, l’anno scorso al centro di diverse polemiche. Ora che i contagi sono in calo e la normalità sembra essere tornata, sono in tanti a chiedersi quando sarà possibile tornare a ballare in pista. Momenti di leggerezza e spensieratezza, dopo quasi due anni di pandemia che ha stravolto la vita di tutti.
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Quando riaprono le discoteche in Italia?
Alcune discoteche, quelle che possono offrire un servizio di ristorazione, hanno già aperto i battenti, ma per ora resta il divieto di ballare in pista. Quando potranno riaprire tutti i locali? Attualmente una data ufficiale non c’è, ma per il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, si potrebbe riprendere il via entro i primi di luglio.
“Ho appena avuto un colloquio su questo con il ministro Speranza. Questa settimana indicheremo una data in cui le discoteche potranno tornare a fare le loro attività, perché questo settore è ad oggi rimasto l’unico senza avere una prospettiva. E credo sia dovere della politica dare una risposta anche a questo settore. Entro i primi dieci giorni di luglio le discoteche potranno riaprire e penso che il criterio del green pass possa essere applicato anche alle discoteche” – è questo quello che ha dichiarato il sottosegretario alla Salute ai microfoni del programma Non Stop News su Rtl 102.5. Le discoteche, quindi, potrebbero ripartire, ma per partecipare alle serate potrebbe tornare utile il Green Pass, in modo da dimostrare di essere vaccinati, di aver effettuato un tampone 48 ore prima o di essere guariti dal Covid.
Favorevole alla riapertura delle discoteche anche Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria, che intervistato ad Agorà su Rai 3 ha spiegato: “E’ chiaro e sappiamo tutti quali sono gli estremi se stiamo tutti chiusi in casa da soli il virus è a zero, se stiamo tutti assembrati il virus ha più possibilità di diffondersi. Detto questo, i numeri dell’Italia dicono, leggendoli quotidianamente, che un certo prudente ottimismo lo possiamo avere, che la ripartenza del settore turistico è strategica, che l’estate non è una stagione normale ma di particolare importanza. Io vedo situazioni all’aperto non molto difformi da quelle che potremmo vedere nei grandi locali all’aperto del nostro territorio. Se stiamo assembrati fermi fuori dal locale non cambia nulla. Non facciamone una questione ideologica perché a volte c’è una punta di snobismo ideologico. Le discoteche sono un pezzo importante della nostra economia. Se i numeri sono questi – conclude Toti – e siamo in zona bianca, credo che respiro vada dato anche lì”.