Pochi giorni ancora e presto gli italiani diranno addio allo stato di emergenza, quello che l’ormai ex premier Conte ha proclamato la prima volta il 30 gennaio di due anni fa. E se il virus da una parte, e purtroppo, ancora non si può dire sconfitto, dall’altra il Governo ha messo a punto un decreto ‘riaperture’, con un allentamento graduale delle misure, quelle che ormai fanno parte della quotidianità di tutti. Dal Green Pass, documento obbligatorio per partecipare alla vita sociale, alle mascherine che sono ormai indispensabili da quando è scoppiata la pandemia. Ma c’è una data da cerchiare in rosso sul calendario, è quella del 1° aprile perché gli italiani dovranno fare i conti con diversi cambiamenti, tra questi anche molti che riguardano gli stadi e i palazzetti sportivi.
Serve il Super Green Pass per andare allo stadio?
Dal prossimo 1° aprile non servirà più esibire il super green pass, il certificato che si ottiene solo con la vaccinazione o la guarigione. Per andare allo stadio o agli eventi all’aperto basterà il Green Pass, ma quello nella sua versione base, quello che, quindi, si ottiene anche con un tampone dall’esito negativo. Resta l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2, almeno fino al 30 aprile.
La capienza
Novità anche per la capienza. Dal 1° aprile, infatti, gli stadi potranno tornare a riempirsi perché con la fine dello stato di emergenza, che ricordiamo scade il 31 marzo, vengono eliminate tutte le restrizioni che riguardano il tetto massimo dei tifosi presenti.
Cosa cambia dal 1° maggio per gli stadi
Dopo il 1° aprile, altra data fondamentale della roap map delle riaperture è quella del 1° maggio, giorno della festa dei lavoratori. Da quella data negli stadi non servirà più esibire il Green Pass, neppure quello in versione base. Resta, invece, la necessità di possedere il super green pass per accedere ai palazzetti o per seguire gli eventi sportivi al chiuso.