Con l’aumento dei contagi da Coronavirus, torna a farsi strada l’ipotesi di nuove restrizioni. Attualmente l’ipotesi di nuove chiusure sembra lontana ma il sistema dei colori resta valido, così come i parametri – nel corso del’ultimo anno e mezzo abbiamo imparato a conoscere bene- usati dagli esperti per monitorare la situazione, cioe: l’incidenza, l’occupazione delle terapie intensive e delle aree mediche.
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Regioni che rischiano di passare in zona gialla da lunedì 22 novembre
Per capire quali regioni rischiano di cambiare colore a partire dalla prossima settimana è necessario, ancora una volta, fare riferimento ai dati. Fermo restando che nella penisola la soglia dell’incidenza settimanale supera i 50 casi ogni 100mila abitanti, le uniche regioni sotto questa soglia sono la Basilicata, il Molise, la Puglia e la Sardegna; per questo motivo a risultare determinante sarà il livello di accupazione delle terapie intensive ed i ricoveri in area medica. Secondo i dati Agenas, nessuna regione ha ancora superati i ‘livelli di allerta’ sia per quanto riguarda le terapie intensive sia per l’area medica, motivo per cui l’Italia è ancora tutta bianca. Tuttavia, già dalla prossima settimana potrebbero esserci dei cambi di scenario. In particolare, l’attenzione si concentra sul Friuli Venezia Giulia e sulla provincia autonoma di Bolzano.