Regioni zona arancione. Dopo le feste e gli incontri di Capodanno e della notte di San Silvestro, l’Italia ha riaperto le finestre e si è svegliata più gialla di prima. Mezzo paese dalla giornata di ieri si è ritrovato in giallo, anche se di fatto nulla è cambiato. Con la decisione del governo di inserire l’obbligo di mascherine all’aperto anche nella fascia più chiara, non ci sono differenze rispetto alla zona bianca.
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Il discorso sarà simile per l’eventuale zona arancione, anche qui per i vaccinati non cambia nulla rispetto ai colori più tenui. Tuttavia, c’è da considerare che lo scurirsi dei colori delle Regioni è il risultato di un peggioramento netto e repentino della situazione epidemiologica. Gli ospedali si stanno riempiendo giorno dopo giorno di malati Covid, con i posti letto sempre più a rischio. I contagi sembrano non arrestarsi, e aumentano di settimana in settimana. E’ previsto un ulteriore slittamento di colore dalla settimana successiva alla befana. Ma vediamo quali sono le Regioni maggiormente a rischio per la zona arancione.
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Le terapie intensive: i dati dalle regioni
Ancora una vola, è indispensabile lanciare un occhio ai dati delle terapie intensive per capire bene quali sono le Regioni maggiormente a rischio per la zona arancione. Ecco qui una prima disamina offerta da FanPage.it:
- Abruzzo: 12% terapia intensiva, 14% area medica
- Basilicata: 3% terapia intensiva, 20% area medica
- Calabria: 15% terapia intensiva, 30% area medica
- Campania: 9% terapia intensiva, 17% area medica
- Emilia Romagna: 15% terapia intensiva, 16% area medica
- Friuli Venezia Giulia: 16% terapia intensiva, 23% area medica
- Lazio: 16% terapia intensiva, 18% area medica
- Liguria: 21% terapia intensiva, 29% area medica
- Lombardia: 14% terapia intensiva, 20% area medica
- Marche: 20% terapia intensiva, 23% area medica
- Molise: 3% terapia intensiva, 12% area medica
- Provincia autonoma di Bolzano: 17% terapia intensiva, 15% area medica
- Provincia autonoma di Trento: 24% terapia intensiva, 22% area medica
- Piemonte: 17% terapia intensiva, 22% area medica
- Puglia: 6% terapia intensiva, 10% area medica
- Sardegna: 8% terapia intensiva, 10% area medica
- Sicilia: 13% terapia intensiva, 22% area medica
- Toscana: 15% terapia intensiva, 14% area medica
- Umbria: 9% terapia intensiva, 23% area medica
- Valle d’Aosta: 9% terapia intensiva, 36% area medica
- Veneto: 19% terapia intensiva, 19% area medica