Uno scontro tra “bande”, un’aggressione che non è finita sul momento, ma che ha portato a un vero e proprio raid punitivo nei confronti di una coppia di coniugi. E’ questo ciò che è accaduto a Civitavecchia.
La presunta “lite”
Avevano organizzato una vera e propria spedizione punitiva per vendicarsi a loro volta dell’aggressione subita qualche ora prima da uno dei membri della banda. A segnalare l’accaduto alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Civitavecchia sono stati alcuni vicini di casa della vittima che, sentendo dei forti rumori dal vicino appartamento, hanno pensato che vi fosse una lite in atto.
L’intervento dei Carabinieri
I Carabinieri della Stazione di Civitavecchia, non appena raggiunta l’abitazione hanno scoperto che si trattava di una aggressione. La porta d’ingresso dell’appartamento presentava evidenti segni di sfondamento, provocati molto probabilmente da calci mentre all’interno dell’abitazione i militari hanno soccorso una coppia di coniugi, l’uomo presentava ferite ben più visibili rispetto alla donna. Alla richiesta dei militari su quanto accaduto, la coppia è apparsa piuttosto evasiva, tanto che l’uomo ha rifiutato persino di farsi medicare dal personale sanitario fatto intervenire sul posto, nonostante le evidenti ferite.
Le testimonianze
Alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto sei uomini, alcuni addirittura armati di mazze da baseball e bastoni, scappare dalle scale del condominio prima dell’arrivo dei Carabinieri. Le successive indagini hanno permesso di raccogliere un particolare indizio: proprio la vittima della prima aggressione si era recato in un ospedale della Capitale per farsi medicare una ferita alla mano. Questo elemento ha permesso ai militari di ricollegare i due episodi e di identificare tutto il commando del raid punitivo, 2 italiani 25enni, 2 cittadini del Kosovo e due cittadini bosniaci, tutti abitanti tra Civitavecchia e il litorale.
La fuga
Al fine di evitare di essere presi, tutti i membri sono fuggiti e soltanto nelle prime ore della mattina seguente i Carabinieri sono riusciti a trovare i due italiani nascosti in un’abitazione del centro storico. Lì sono stati sequestrati nella felpa di uno dei due, un tirapugni in acciaio, un machete, circa un etto di hashish e 20 grammi di cocaina, già pronta in dosi per essere spacciata. Proprio la droga sembrerebbe essere il motivo della contesa e le indagini continueranno in questo senso, al fine di mettere in luce i traffici illeciti dei protagonisti dell’evento delittuoso.