Utilizzavano coltelli da macellaio e pistole giocattolo, sempre con lo stesso modus operandi, per mettere a segno delle rapine. Ed erano diventati l’incubo di Ostia Antica, dove a dicembre scorso avevano preso di mira due esercizi commerciali. Ma non solo. Incubo ora finito perché i Carabinieri della Compagnia di Roma Ostia hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di due 50enni. Entrambi sono già noti per i loro precedenti e sono indagati per il reato di rapina pluriaggravata.
Rapine a Ostia Antica: erano l’incubo del quartiere
Un’indagine lunga, dettagliata, che si è servita dei sistemi di videosorveglianza, dei controlli sul territorio e delle testimonianze. Elementi che hanno consentito ai militari di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine ad almeno 2 rapine a mano armata, commesse nel territorio di Ostia Antica nel dicembre scorso. I due uomini, in realtà, sono già indagati per altre rapine I due sono già indagati per altre rapine, soprattutto in danno di farmacie ed esercizi commerciali: per una delle due il 21 dicembre scorso erano stati anche arrestati in flagranza di reato.
Le indagini e l’arresto
Una coppia socia in ‘affari’, complice nelle rapine. In grado di mettere a segno i colpi, di intimidire i commercianti e di fuggire. La prima rapina è stata ai danni di una farmacia: è qui che un individuo ha fatto irruzione brandendo un coltello da macellaio e si è fatto consegnare dalla titolare 600 euro in contanti dalla cassa. La seconda, invece, due giorni dopo: la vittima in questo caso era stata una ragazza 20enne, che si trovava in strada, a piedi, quando si è vista puntare contro una pistola, poi rivelatasi giocattolo, e ha dovuto consegnare il denaro che aveva e la sua carta Postpay.
Una serie di rapine, in un periodo di tempo ristretto, nelle quali fortunatamente nessuno è rimasto ferito. I due 50enni, dopo le formalità di rito, si trovano in carcere, dove attenderanno le fasi del processo. E’ ben specificare che gli indagati, almeno per il momento, sono da ritenersi presunti innocenti perché deve ancora esserci un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.