L’ennesima operazione antidroga dei Carabinieri della Compagnia roma Casilina svolta nel quartiere del Quarticciolo, ha portato, nella sola giornata di ieri, all’arresto di 2 spacciatori e al sequestro di migliaia di dosi di ogni tipo di droga.
I militari hanno fatto scattare le manette ai polsi di un cittadino del Bangladesh di 32 anni, nella Capitale senza fissa dimora e pluripregiudicato, e un 24enne originario di Latina, ma da tempo residente a Roma, anche lui con una lunga sfilza di precedenti e attualmente ai domiciliari.
Nel primo caso, i Carabinieri della Stazione Roma Tor Tre Teste hanno bloccato il cittadino straniero 32enne mentre si aggirava in atteggiamento sospetto lungo viale Palmiro Togliatti.
Decisi a sottoporlo ad un controllo, i militari lo hanno fermato, trovandolo in possesso di 117 pasticche di Ya-Ba raccolte in un fazzoletto di carta.
Questo tipo di droga, conosciuta anche come “droga della pazzia” o “droga di Hitler”, induce a stati di aggressività, allucinazioni, disinibizione e ipertermia ed è uno stupefacente sintetico risultato della combinazione di sostanze stimolanti – tra cui la caffeina e la metanfetamina – molto popolare in Asia, dove trova le sue origini.
Il pusher bengalese è stato trattenuto in caserma in attesa di essere sottoposto al rito direttissimo.
Il secondo spacciatore, invece, è stato tradito dall’eccessivo nervosismo palesato al momento del controllo da parte dei Carabinieri della Stazione Roma Tor Tre Teste nella sua abitazione di viale Alessandrino, dove si trova al regime degli arresti domiciliari. Considerato il suo atteggiamento, i militari hanno deciso di far scattare un’approfondita ispezione nell’abitazione, scoprendo un vero e proprio supermarket della droga: sono state sequestrate, infatti, migliaia di dosi tra anfetamina, hashish, eroina, marijuana e cocaina pronte a soddisfare qualsiasi tipo di esigenza della clientela. Il 24enne è stato nuovamente arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e trattenuto in caserma, anche lui in attesa del rito direttissimo