I gatti, in particolare le colonie feline, sono parte integrante del tessuto urbano romano. Anzi sembra proprio che la città eterna sia una delle città europee che ospita il maggior numero di gatti. Una convivenza pacifica e anche utile quella tra cittadini e felini nella Capitale che grazie a questi animali viene tutelata dai ratti. Uno scambio equo, sembrerebbe, quello della città che offre ricovero a questi animali, spesso anche tra monumenti storici e l’impegno di questi ultimi di contenere l’aumento dei roditori che mettono in pericolo la salute pubblica e anche le scorte di cibo in abitazioni e attività commerciali.
Tante le colonie feline registrate a Roma
Sono diversi i quartieri di Roma che ospitano colonie feline. Tra le altre, e tutte registrate dal Comune di Roma, ci sono quelle di via Buggiano, delle case popolari Bufalotta, di via Nicola Corsi, di piazza Gregorio Ronca a Ostia Lido, di piazza San Giovanni di Dio, di via Dina Galli, sul lungomare Amerigo Vespucci e in via delle Repubbliche Marinare a Ostia Lido, di via Bandinelli e un’altra a via Luigi Pernier a Ostia Antica, di via Camillo Olivetti, di via Cardè località Piana del Sole, in via Vincenzo Petra a Dragoncello, in via del circuito di castel Fusano, in Largo Battipaglia Villa Gordiani, in via Ignazio Silone. Anche se si tratta solo di alcune delle colonie feline effettivamente presenti a Roma, visto che nel 2023 se ne contano ben 550, per un numero complessivo di gatti di poco sotto i 9.000. Si tratta, però, di numeri approssimativi.
L’impegno dei Sindaco a tutela dei gatti randagi della Capitale
Il sindaco Roberto Gualtieri sembra nutrire grande attenzione anche per questi animali, forse anche per la consapevolezza dell’importanza che essi ricoprono. Un impegno volto a cercare di sostenere i volontari che quotidianamente si occupano dei felini che si trovano in giro per la Capitale. E tra i progetti del Primo cittadino c’è l’introduzione del garante per gli animali, l’individuazione di professionisti veterinari che possano garantire il buono stato di salute degli animali e la promozione delle adozioni. Un supporto notevole che testimonia grande sensibilità verso i gatti capitolini a tutti gli effetti riconosciuti come ‘cittadini’ di Roma.
Tra i resti del Colosseo e Largo Torre Argentina le colonie più grandi della città
D’altro canto non è così difficile trovare immagini che immortalano anche strutture storiche nelle quali figura in bella mostra un gatto. Non è un evento raro vedere i felini andare in giro per i vicoli della città o stazionare in zone di pregio archeologico e storico. Il famosissimo ‘Romeo’ degli Aristogatti, ‘er mejo der Colosseo’, è simbolico di una colonia felina che vive beata tra i resti dell’Anfiteatro Flavio. In pochi sanno che la colonia felina più grande di Roma si trova a Largo Torre Argentina. Proprio tra le rovine dell’Area Sacra, infatti, vivono centinaia di felini.
A occuparsi delle colonie feline volontari, cittadini e istituzioni
Tutte le colonie feline romane vengono seguite, accudire, curate e anche protette quotidianamente. Ciascun esemplare viene sterilizzato gratuitamente e curato all’occorrenza. Il lavoro per tutelare questi simpatici animali è svolto gomito a gomito da volontari, cittadini e istituzioni. Immancabili, poi, le figure delle cosiddette ‘gattare’ che contribuiscono a garantire cure amorevoli a questi animali. Simbolo di questo legame è stata la grande attrice Anna Magnani che ai gatti era molto legata. Non solo amava circondarsi di mici nella propria abitazione, ma era solita prendersi cura di quelli per strada, soprattutto quelli di Largo Torre Argentina. ‘Io e la gente – diceva – ci capiamo pochino, alle feste preferisco la solitudine, per riempirmi le serate bastano due gatti che giocano sul tappeto’.