Il nuovo Decreto, il secondo messo a punto dal Governo Draghi, è in vigore da oggi e sarà valido fino al 30 aprile. Con tutte le limitazioni e misure da zona arancione e rossa che abbiamo imparato a conoscere in questi lunghi mesi di pandemia. Non ci sarà nessuna zona gialla, anche se è previsto nel testo un allentamento delle misure in quei territori dove si terrà necessario, sempre tenendo in considerazione l’andamento dei contagi. Con i dati da zona gialla, in molte Regioni potrebbero anche riaprire bar e ristoranti a pranzo, cinema, teatri, musei e mostre, sempre nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza. Come spiega Repubblica, al momento non si ha una data precisa per i possibili allentamenti, ma potrebbe essere intorno al 26 aprile, quattro giorni prima della scadenza del decreto o il 20 aprile.
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Cosa riapre prima di maggio 2021?
Per il Premier Mario Draghi, come riporta Il Corriere della Sera, la campagna vaccinale e la riapertura delle attività (bar, ristoranti, palestre, piscine, cinema, teatri) sono da tenere in considerazione insieme. I governatori della Lega, Matteo Salvini in primis, vogliono che venga istituito un calendario per le riaperture perché bisogna ripartire, in sicurezza. Ma dare la possibilità a diverse categorie, ferme da mesi, di lavorare. Per Matteo Salvini, spiega l’Ansa, i ristoranti dovrebbero riaprire a cena nelle zone gialle e fino alle 18 in quelle arancioni, sempre nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza. Al momento, non c’è nessuna ufficialità e da oggi sono in vigore tutte le restrizioni in un’Italia divisa in due fasce di rischio. Gli spostamenti restano vietati in zona rossa, limitati al Comune in fascia arancione; bar e ristoranti aperti solo per consegne a domicilio o asporto (in entrambe le fasce), negozi chiusi in zona rossa, shopping consentito nelle Regioni/Province Autonome in arancione. Vietate le visite a parenti e amici in zona rossa, consentite in fascia arancione a patto che a muoversi siano due persone non conviventi e una sola volta al giorno, all’interno del proprio Comune.
Con il nuovo Decreto, però, da oggi (anche in zona rossa) ritorneranno in classe gli studenti che frequentano le classi fino alla prima media. Per i successivi gradi di istruzione è confermato lo svolgimento delle attività in presenza dal 50% al 75% della popolazione studentesca in zona arancione, mentre in zona rossa le relative attività si svolgono con la didattica a distanza.
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In ogni caso, come spiega il Corriere della Sera, la cabina di regia non è stata convocata per la valutazione di possibili aperture e non sono state definite delle date. L’attenzione sarà tutta sulla curva epidemiologica, con la speranza che il virus freni la sua corsa e la campagna di vaccinazione acceleri.