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Quale macchina per caffè scegliere? Caratteristiche e differenze dei principali sistemi

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macchine per il caffè

Il caffè è considerato in Italia una vera e propria arte, una tradizione da custodire e diffondere per realizzare la bevanda cremosa e gustosa come solo sulla penisola si riesce a fare.

Sia che ci si rechi al bar, sia che si decida di preparare una tazzina di caffè in casa, un ruolo di primo piano è rivestito dalla macchina che viene utilizzata, capace di esaltare o meno nella maniera corretta la miscela.

Negli ultimi anni, alla classica moka si sono aggiunte diverse varianti, come le macchinette a cialde o capsule, che consentono di servire un delizioso caffè in tazza, dalla consistenza corretta e dall’intensità variabile in base al gusto desiderato.

In questo articolo vedremo nel dettaglio quali sono le opzioni a disposizione per preparare un buon caffè.

La macchina a capsule: un delizioso caffè in casa

Gli ultimi anni hanno visto una grande crescita di questo genere di dispositivi, promossi da alcuni dei più importanti marchi del settore che hanno deciso di ideare intere linee in grado di fornire un ottimo caffè domestico.

Le capsule solitamente contengono una quantità variabile di caffè da 5 o 8 grammi, dose ideale per una tazzina.

La qualità dipende invece dal tipo di capsule utilizzate: i gusti in commercio sono davvero numerosi, alcuni classici e tradizionali altri moderni ed innovativi. Inoltre stanno diventando sempre più popolari le capsule di caffè compatibili (come ad esempio quelle di Neroristretto, compatibili con i principali sistemi tra cui Nespresso, Lavazza A Modo Mio, Nescafè Dolce Gusto), che offrono numerosi vantaggi come la maggiore scelta e prezzo più contenuto rispetto a quelle originali.

Le macchine di caffè a capsule sono la soluzione ideale da tenere in casa, capace di produrre un ottimo caffè, una grande varietà di gusti e il minimo sforzo per avere la bevanda pronta.

Le capsule, a seconda della loro qualità, possono avere un prezzo più elevato del caffè macinato, quindi è opportuno tenere a mente questo fattore al momento della scelta del dispositivo più adatto alle proprie esigenze.

La manutenzione ordinaria della macchina non è impegnativa, poiché solitamente le capsule vengono raccolte in quantità variabile all’interno di un’apposita vaschetta, che in basso convoglia anche il liquido in eccesso che fuoriesce al termine dell’emissione.

Questa può essere regolata in precedenza, impostando sia la quantità minima sia quella massima secondo il gusto personale.

Periodicamente sarà necessario eseguire un trattamento di decalcificazione contro la formazione del calcare, che tende a depositarsi e compromettere la corretta erogazione della bevanda.

La macchina da caffè a cialde, il giusto mix tra domestico e professionale

La versione più pratica della classica macchina manuale è quella che impiega le cialde di cartafiltro.

Il funzionamento è molto simile a quello delle macchine del caffè manuale, con un filtro dove viene inserita ma miscela macinata, che viene spinta e pressata con una certa intensità al fine di sprigionare gli aromi contenuti.

In questo caso, però, non è necessario saper dosare correttamente la quantità di polvere, poiché questa è già predosata e pressata all’interno della cialda di carta per realizzare la tazzina perfetta.

In commercio sono presenti diverse soluzioni di questo genere, che inoltre presentano cialde dal gusto più intenso o più aromatico, classiche o più originali, così da scegliere le note che meglio si adattano al proprio gusto.

Solitamente lo standard della cialda ha un diametro di 44 millimetri, così che funga da perfetto filtro e allo stesso tempo non impedisca alla miscela di disperdere i suoi aromi.

Per quanto riguarda la qualità del prodotto, la macchina è un elemento importante ma lo è altrettanto la materia prima di base, fondamentale per ottenere un caffè aromatico e cremoso.

La macchina del caffè manuale, ideale per piccole attività commerciali

Come ultima soluzione non si può non menzionare anche la tipica macchina del caffè, che prevede l’inserimento della polvere.

Questi vengono posti nell’apposito filtro che si trova all’interno del portafiltro (generalmente a “braccetto” come quello della macchina da bar), pressati ed estratti manualmente fino a che si ottiene la quantità di bevanda desiderata.

La procedura viene interrotta direttamente da chi si occupa della preparazione e pertanto è opportuno fare attenzione ai tempi corretti.

Il passaggio più critico è quello di stabilire il giusto dosaggio di caffè macinato, per evitare che il tutto risulti alla fine troppo debole o al contrario privo delle giuste note aromatiche e con sprechi di prodotto.

Le macchine moderne sono comunque in grado di guidare ogni passaggio e consentire l’inserimento della quantità corretta di polvere con le dovute accortezze.

Affinché il caffè sia gustoso è opportuno che la procedura sia corretta ma che allo stesso tempo la miscela scelta sia di qualità, poiché i chicchi macinati con parametri errati non saranno in grado di sprigionare il sapore che ci si aspetta e dare all’espresso la cremosità perfetta (si ricorda che la macinatura “per moka” non è adatta ad ottenere un buon risultato con queste macchine).

Il costo iniziale di un dispositivo del genere è solitamente più elevato, tuttavia l’importo speso può essere ammortizzato successivamente, poiché il prezzo del caffè macinato è inferiore a quello delle capsule.

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