Mancano pochi esami da mettere a referto sul libretto, poco importa se sia digitale o ancora cartaceo, la bandiera a scacchi si avvicina, quel monte CFU (crediti formativi) che all’inizio sembrava tanto alto da scalare ora sembra quasi a portata di vetta. Ma tra noi e l’obiettivo manca ancora un piccolo grande passo, un dettaglio che in realtà è tutto o quasi: la tesi di laurea.
Un sentimento che sembra paura ma che quotidianamente sentiamo identificare come “ansia” si fa strada lungo la nostra schiena, siamo ad un punto di ritorno, ci viene richiesto un ultimo sforzo per dare una nota di valore al nostro percorso universitario. Saremo all’altezza? Verranno accettate le nostre proposte? Quale argomento scegliere? Come per ogni aspetto dello studio avere un approccio sistematico è la cosa migliore, quindi prendiamo un attimo fiato e valutiamo la situazione con oggettività senza farci sopraffare dallo stress.
“Come si fa una tesi di laurea”
Cerchiamo subito di fare un po’ d’ordine: la tesi di laurea è un progetto unico ed originale che uno studente realizza a conclusione del suo percorso di studi, in aiuto ci sarà il professore titolare della materia (il famoso relatore) e i suoi collaboratori. Non esiste una regola unica sulle modalità, con la legge Ruberti (341/90) ogni ateneo ha acquisito piena autonomia in merito, ma consolati, esiste una bibbia sull’argomento che è “Come si fa una tesi di laurea” di Umberto Eco. Vediamo adesso qualche consiglio specifico sulla questione.
Road map: come procedere per la stesura di una tesi di laurea
Sistematici, come abbiamo detto. Step numero 1: focalizzare mentalmente una road map da seguire, ragionare per punti di una check list da spuntare uno alla volta.
1. Di cosa parlerai?
2. Scegli la tipologia di tesi, fai una scaletta.
3. Libri, fonti, interviste: quali armi di battaglia userai?
4. Organizza i contenuti.
5. Scrivi, e scrivi con stile.
6. Stampa e rilega.
Scegliere l’argomento per una tesi di laurea
Riguardo all’argomento bisogna innanzitutto seguire il proprio orientamento, capire dove ci spinge la nostra curiosità e quale punto ci piacerebbe approfondire. Meglio partire da un’idea generica, non troppo articolata, tutti questi passaggi verranno poi considerati insieme al docente che sarà nostro relatore. Talvolta, partire da una domanda può essere un buon punto di inizio, le domande stimolano l’argomentazione e il concetto di presentare e avvalorare una teoria tramite un ragionamento convincente e valido dal punto di vista accademico è proprio quello che ci apprestiamo a fare.
Tipologia di tesi e scrittura di una scaletta
Innanzitutto, bisogna capire che esistono due tipi di tesi: compilativa e sperimentale:
– Tesi compilativa: consiste nella rielaborazione di teorie che già sono state presentate da altri studiosi, in pratica il lavoro consisterà nell’approfondimento di certi aspetti dell’argomento scelto e, magari, il confronto con correnti critiche relative a quel pensiero.
– Tesi sperimentale: qui si va ad affrontare un lavoro originale, l’obiettivo è quello di presentare un testo che esplichi un’idea innovativa, per così dire inedita. Spesso, in fase di elaborazione di questa tipologia di tesi, si fa largo uso di interviste, esperienze personali come stage o visite presso determinate strutture. Dipende sempre dall’ateneo, ma a volte questo tipo di testo assicura un punteggio più alto in fase di presentazione.
È ora di dedicarsi alla stesura di una scaletta utile per l’elaborazione della tesi. Ognuno ha bisogno delle sue specifiche, ma in generale bisogna:
– Scegliere e parlare con il relatore: la scelta del professore è cruciale considerato che questa persona indirizzerà il nostro lavoro per i prossimi mesi. I fattori determinanti possono essere innanzitutto la materia di competenza, un minimo di empatia, una certa disponibilità (affidarsi ad un professore poco presente agli incontri e non reperibile per la correzione delle bozze rallenterà molto la stesura della tesi).
– Scegliere la tipologia di tesi.
– Analizzare il materiale a disposizione: le nostre idee vanno confrontate con le notizie che abbiamo finora raccolto e quelle che ci prepariamo a raccogliere. Bisogna capire i testi consigliati dal professore, decidere con quale iniziare a lavorare in base alle opportunità, insomma cercare di capire come gestire le nostre fonti a seconda del lavoro che vorremmo vedere realizzato.
Le fonti di una tesi
Nelle vecchie tesi si dava fondo a tutta una vasta bibliografia su un certo argomento, oggi supporti e materiali sono estremamente diversificati e tutto può essere utile a suffragare una tesi: articoli online, banche dati e big data, filmografia, discografia… Ovviamente, una buona prassi è quella di seguire il percorso a cui portano i vari testi che andremo a studiare, le ricerche degli altri che a loro volta hanno una bibliografia cui potremo anche noi attingere utilizzando tutto lo scibile a noi utile, ma ricordati sempre di citare le fonti!
Con che stile scrivere una tesi di laurea
Dal punto di vista tecnico, bisogna considerare le direttive dell’ateneo, alcune università infatti forniscono una sorta di vademecum per uniformare tutti gli elaborati dei propri studenti. In ogni caso, anche sul web ci sono diversi regolamenti che possono dare un’indicazione di massima su come procedere alla formattazione e all’impaginazione del testo.
Per quanto riguarda la parte dello stile, certamente va tenuto a mente che si sta scrivendo un elaborato accademico, quindi meglio non abusare di “licenze poetiche” ma allo stesso tempo non ricercare il formalismo stentato. Meglio preferire frasi brevi, formule chiare e comprensibili che specifichino i concetti con poche subordinate. Non dimentichiamo di utilizzare costantemente la citazione, le note arricchiscono enormemente il testo anzi, sono fondamentali. L’importante è che la nostra tesi non diventi un patchwork di lavori altrui.
Stampare e rilegare
Hai dato un paio di letture correttive, tolto i refusi e fatto rileggere al professore? Bene, sei pronto per l’ultimo punto della check list, e sarai felice di sapere che sarà qualcun’altro a farlo per te. Per stampa e rilegatura esistono molti servizi online, alcuni dei quali assicurano la stampa e la rilegatura delle tesi di laurea in tempi brevissimi, senza trascurare la qualità del lavoro e la resa estetica. Interfacciarsi con una persona è sicuramente più rassicurante soprattutto in un periodo delicato come quello della laurea, siamo sicuri che anche la tua copisteria di fiducia saprà tranquillizzarti su ogni aspetto, d’altronde non è certo la prima tesi che stampano!