Vi è mai capitato di guardare l’orologio e vedere sempre la stessa ora o orari a doppie cifre? Questo strano fenomeno che può apparire privo di senso o solo frutto di banali coincidenze, in realtà ha una spiegazione ben precisa. Non c’è nulla di paranormale o soprannaturale. Se siete curiosi di scoprirla, non vi resta che continuare la lettura.
Guardare l’orologio che segna sempre la stessa ora o doppie cifre
Non c’è nulla di misterioso se quando guardiamo l’orologio o la sveglia segna sempre le ore 11:11 o doppie cifre. Non c’è alcun un enigma da risolvere o forze oscure che pilotano la nostra vita, ma è semplicemente tutta una questione di psicologia.
Secondo gli esperti, infatti, ricordiamo ciò che vogliamo ricordare o meglio ciò che colpisce maggiormente la nostra attenzione, mentre altri elementi che consideriamo non rilevanti e non importanti tendiamo a rimuoverli dalla nostra mente. Quindi guardiamo l’orologio in svariati orari, ma ci rimangono impresse nella mente solo le volte che vediamo le doppie cifre come ad esempio 11:11 oppure 12:12 proprio perché colpiscono di più la nostra attenzione rispetto ad altri orari come ad esempio le 12:30 oppure le 10:00.
Dunque non c’è nessun fatto paranormale o soprannaturale alla base di questo fenomeno, ma semplicemente c’è una spiegazione psicologica che prende il nome di bias di conferma.
Cos’è il bias di conferma?
Il bias di conferma è il motivo per cui noi quando guardiamo l’orologio vediamo sempre la stessa ora o meglio gli orari a doppia cifra. Si tratta di una sorta di pregiudizio cognitivo che ci spinge a considerare solo dati e informazioni che confermano le nostre idee (o pregiudizi) di partenza e a ignorare e dimenticare tutte le altre informazioni che non supportano o confermano le idee che già abbiamo.
La conseguenza diretta del bias di conferma è che ricordiamo solo le informazioni che vogliamo ovvero che sostengono le nostre convinzioni e dimentichiamo tutto il resto. Quindi anche se vediamo l’orologio in vari momenti del giorno, ricordiamo solo gli orari a doppia cifra e ci rimane impressa sempre la stessa ora (11:11 oppure 12:12).
Il bias di conferma si applica anche nelle relazioni personali perché ci spinge a scegliere come amici e partner persone che sono simili a noi e che abbiamo le nostre stesse idee e interessi. Quindi di conseguenza l’ambiente che frequentiamo diventa un eco di ciò che già pensiamo.
Il bias di conferma non spiega solo perché vediamo (o meglio ricordiamo di vedere) sempre la stessa ora, ma anche perché cerchiamo conferme a pregiudizi o idee che abbiamo. Per esempio se un determinato investimento lo riteniamo proficuo, cerchiamo solo consensi negli altri e scartiamo tutto ciò che potrebbe dimostrare che quell’investimento non è buono.
Una volta scoperta l’esistenza del bias di conferma e del suo impatto sul processo decisionale e sui ricordi, il soggetto tende a sottrarsi a esso e cercare di valutare le cose per quel che realmente sono, senza che confermino preconcetti o pregiudizi già esistenti. L’unico modo per uscire da questa “trappola” psicologica è fare un percorso terapeutico.