I disagi creati dalla pandemia ancora in corso sono innegabili e interessano un numero sempre crescente di persone. La richiesta per lo stanziamento di fondi corposi da dedicare alla terapia psicologica è stata avanzata nei mesi passati da tantissimi specialisti che hanno messo in evidenza le tante criticità che stanno influenzando negativamente le vite di una buona fetta di popolazione. Alla fine la politica ha ascoltato la voce degli psicologi e ha deciso di istituire un fondo di 20 milioni che permetterà di svolgere migliaia di sedute di terapia psicologica. Si tratta soltanto ovviamente di un inizio, un primo passo che verso il riconoscimento di questo tipo di problemi come interesse dell’intera comunità, sinora visti esclusivamente come bisogni privati dei singoli. E i dati sinora raccolti non lasciano spazio ad interpretazioni: un terzo della popolazione del nostro paese sta affrontando difficoltà a livello mentale, e circa la metà di questi soggetti sono giovani. Il problema è sociale è deve quindi essere affrontato nel migliore dei modi con fondi pubblici e senza perdere altro tempo. Accanto all’approccio terapeutico classico, proprio negli ultimi anni è andata ad assumere un’importanza sempre maggiore la figura dello psicologo online in grado di fornire assistenza tramite gli strumenti offerti dalla tecnologia. Un ventaglio di proposte che sta andando ad ampliarsi, quindi, per un’assistenza psicologica sempre più capillare ed efficace.
Il peso della pandemia
Stress, disagio, malessere generalizzato, negatività: sono questi i sintomi più diffusi tra le persone tramortite dall’onda dell’emergenza sanitaria, contraddistinta da misure di distanziamento sociale pesantissime e da periodo di lockdown interminabili. La paura della malattia, sia a livello personale che per i propri cari, le incertezze legate agli scenari futuri e alle implicazioni di tipo economico e lavorativo. Il peso di queste preoccupazioni ha colpito sia i più fragili che le persone per certi versi insospettabili. Ovviamente a farne maggiormente le spese sono le fasce meno abbienti ed è per questo che tantissimi specialisti si sono battuti strenuamente affinché venga intavolato un discorso serio sulla creazione di una rete psicologica pubblica che permetta di offrire un’assistenza capillare, abbattendo le barriere economiche che non permettono alle tante persone in difficoltà di non accedere all’assistenza che si meritano.
L’importanza di rivolgersi alla psicoterapia
Senza la salute mentale tutti gli equilibri che abbiamo creato nelle nostre vite crollano un po’ alla volta, travolgendo le nostre certezze e tutti i punti fermi su cui facciamo affidamento. Vivere in maniera instabile non permette di affrontare le difficoltà e le situazioni critiche che ci si parano davanti, con un impatto diretto su qualsiasi tipo di relazione ed attività. Se non stiamo bene mentalmente il nostro mondo vacilla ed è per questo motivo che è importante rivolgersi a uno specialista capace di farci da consulente per capire cosa non va a livello psicologico, e che ci indirizzi verso la strada più virtuosa per riappropriarci delle nostre vite.
Resistenza verso la psicoterapia
Ma sono ancora tante le persone che vedono la terapia psicologica con diffidenza, temendo di rimanere intrappolati in percorsi lunghi e poco fruttuosi a livello di risultati. In realtà la durata non è standardizzata e varia in base alla tipologia e alla severità del problema. Attorno al concetto di benessere psicologico gravita ancora lo stigma, vale a dire quel peso legato al sentirsi malato e all’essere visto in quel modo dagli altri. L’unico modo per superare questo ostacolo è quello di agevolare l’accesso ai servizio di psicologia attraverso strutture pubbliche, in modo che questo tipo di problemi vengano visti e approcciati in maniera naturale e senza pregiudizi di sorta.
L’ importanza del bonus psicologo
L’istituzione del bonus “salute mentale” da parte del governo segna un passo importante in quel percorso che si spera porterà in breve tempo all’equiparazione della salute mentale a quella fisica. Il termine mentale non deve essere interpretato in maniera stretta, ma va visto nell’ottica ampia del trattamento del disagio psicologico così tanto diffuso all’interno della popolazione.