Non è forse bastata la manifestazione, che doveva essere pacifica, trasformata in vera e propria guerriglia e che ha avuto come teatro sabato pomeriggio la Capitale. Dopo aver gridato ‘libertà’, sventolato slogan, i manifestanti (tra cui molti vertici di Forza Nuova ed esponenti di estrema destra) hanno affrontato le forze dell’ordine, lanciato contro i poliziotti sedie e oggetti di ogni tipo, poi hanno preso di mira la sede della CGIL. Una violenza senza precedenti, che sembra però non aver fermato nessuno perché sui gruppi Telegram i No Green Pass, quelli che vedono il certificato verde come un limite alle libertà, stanno continuando a organizzare proteste, tutti convinti di vivere in una ‘dittatura sanitaria’, un regime che a detta loro va smantellato.
Proteste No Green Pass 12 ottobre 2021: blocchi stradali
La protesta dei No Green Pass dalla piazza si è spostata sui social, sui canali Telegram: è lì che i manifestanti si organizzano, fanno ‘gruppo’. Per oggi, martedì 12 ottobre, stando alle diverse chat sono previsti diversi blocchi stradali, con lo scopo di creare disagi per far capire tutta la disapprovazione contro il Green Pass, che dal 15 ottobre diventerà obbligatorio sul lavoro. Ma se gli attivisti continuano a gridare e sembrano compatti, in realtà dilaga la disorganizzazione e a quanto pare il blocco stradale, che era stato annunciato per oggi, è stato subito revocato. Forse, solo spostato di qualche giorno perché il 15 ottobre si avvicina e i No Green Pass hanno solo un unico obiettivo: far abolire la certificazione verde, quella che per loro rappresenta in pieno la ‘dittatura sanitaria’.
Come spiega Repubblica, stando alle stime del Viminale, sono 30.000 gli italiani che non vedono di buon occhio il vaccino e che vorrebbero continuare a manifestare, a scendere in piazza. Così le chat su Telegram crescono giorno dopo giorno, i social impazzano e le idee dilagano.
Blackout di 21 minuti: l’idea dei No Green Pass
Sempre su Telegram sono tanti i canali che avrebbero organizzato un ‘blackout globale’ di 21 minuti. Niente elettricità, niente telefoni e social, una forma di ‘resistenza’ per “spegnere tutto ciò che controlla“. Perché se è vero che la campagna vaccinale in Italia procede spedita, è altrettanto vero che sono ancora molti gli italiani che rifiutano il vaccino e che vorrebbero eliminare il Green Pass, proprio ora che sta per diventare di fatto obbligatorio sul lavoro, nel settore pubblico o privato che sia.