“Mi raccomando mascherine e distanziamento, altrimenti si devono applicare le misure restrittive” – è questo l’appello fatto dall’assessore alla sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Eppure oggi, primo weekend in zona gialla per il Lazio, i lungomari – complice anche la giornata quasi primaverile – da quelli del sud pontino a quelli del litorale romano sono stati presi d’assalto. Tantissime le persone che hanno deciso di uscire di casa e godersi il sole di questo primo sabato in fascia gialla, dopo ben due settimane in zona arancione.
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Inevitabili gli assembramenti, tra la rabbia e l’indignazione di tanti che – smartphone alla mano – hanno vestito i panni di fotoreporter, a caccia di quel distanziamento che proprio sembra non esserci. Folla, bimbi mascherati per il Carnevale e tanto traffico. E’ se è vero che non c’è niente di male perché in zona gialla si può uscire anche dal proprio Comune, è altrettanto vero che le immagini che stanno circolando da questa mattina fanno riflettere. I ristoranti e i bar sono aperti ed è giusto che lavorino, così come si può approfittare delle temperature quasi anomale per essere febbraio per uscire a fare una passeggiata. Senza però dimenticare a casa il buonsenso perché è solo con i comportamenti di tutti che non si rischia di passare in zona arancione. Questo significherebbe solo ritornare indietro, a fare i conti con ulteriori misure restrittive. Con chiusure, che non farebbero altro che danneggiare categorie già sul lastrico, e ulteriori limitazioni. Che la lezione, per una volta, ci serva d’insegnamento!