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Prestito ipotecario vitalizio: confronto tra Unicredit e Intesa Sanpaolo, le due migliori offerte

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Unicredit e Intesa SanPaolo sono due tra gli istituti di credito che offrono ai loro clienti la possibilità di richiedere un prestito ipotecario vitalizio: facciamo un confronto tra le due offerte per cercare di individuare qual è la migliore. Il finanziamento è riservato alle persone che hanno già compiuto i 60 anni e che sono proprietarie di un immobile residenziale; il capitale erogato (che in base all’età del richiedente può andare dal 15 fino al 50% del valore dell’immobile ipotecato) e i relativi interessi dovranno essere pagati dagli eredi alla morte del beneficiario del prestito; gli eredi hanno 12 mesi di tempo per provvedere al rimborso e riscattare la casa, altrimenti la banca può vendere l’immobile e utilizzerà le somme ricavate per estinguere il debito.

 

Il prestito vitalizio ipotecario di Unicredit: Valore Casa

L’offerta relativa al prestito vitalizio ipotecario proposta da Unicredit e descritta in modo molto dettagliato nella guida di prestitovitalizioipotecario.eu si chiama Valore Casa; l’istituto mette a disposizione dei suoi clienti due varianti del finanziamento: c’è quella a tasso fisso, con la capitalizzazione annuale degli interessi e delle eventuali spese, e quella a tasso variabile, con il pagamento degli interessi mensile. Il prestito può essere richiesto dalle persone che hanno un’età compresa tra i 65 e gli 85 anni; non c’è un piano rimborso dalla durata prestabilita, visto che di norma il rimborso avverrà alla morte del beneficiario del finanziamento. La garanzia è rappresentata da un’ipoteca di primo grado sull’immobile di proprietà del beneficiario, che deve essere la sua prima casa. Le somme vengono erogate in un’unica soluzione; il prestito non è cedibile a terzi e non è permessa la surroga (ovvero il trasferimento del finanziamento da una banca ad un’altra).

 

L’importo minimo finanziabile è di 30.000 euro, mentre quello massimo viene definito in base al valore dell’immobile e all’età del richiedente (o del più giovane cointestatario): più è anziano il richiedente è più alta sarà la somma massima erogabile; chi opta per il prestito con capitalizzazione annuale degli interessi può ottenere:

  • fino al 15% del valore di perizia dell’immobile se ha un’età compresa tra i 65 e i 68 anni;
  • fino al 25% del valore di perizia dell’immobile se ha un’età compresa tra i 69 e i 72 anni;
  • fino al 35% del valore di perizia dell’immobile se ha un’età compresa tra i 73 e i 77 anni;
  • fino al 40% del valore di perizia dell’immobile se ha un’età compresa tra i 78 e i 81 anni;
  • fino al 1550 del valore di perizia dell’immobile se ha un’età compresa tra i 82 e i 85 anni.

Chi invece sceglie per il pagamento mensile degli interessi può richiedere:

  • fino al 30% del valore di perizia dell’immobile se ha un’età compresa tra i 65 e i 68 anni;
  • fino al 35% del valore di perizia dell’immobile se ha un’età compresa tra i 69 e i 72 anni;
  • fino al 40% del valore di perizia dell’immobile se ha un’età compresa tra i 73 e i 77 anni;
  • fino al 45% del valore di perizia dell’immobile se ha un’età compresa tra i 78 e i 81 anni;
  • fino al 50% del valore di perizia dell’immobile se ha un’età compresa tra i 82 e i 85 anni.

 

Tassi applicati e rimborso anticipato del prestito ipotecario vitalizio

La versione con capitalizzazione annuale degli interessi prevede un tasso fisso del 4,50%; considerando le spese per l’istruttoria, la polizza assicurativa, la perizia, le imposte e altri oneri, il Taeg per un ipotetico prestito di 100.000 euro dalla durata di 16 anni (15 anni più 1 di ammortamento dopo la morte dell’intestatario) è pari al 4,65%.

 

La versione con pagamento mensile degli interessi prevede l’applicazione di un tasso variabile pari all’Euribor 365 in essere al momento della sottoscrizione del contratto e aggiornato ogni tre mesi con una maggiorazione di 4 punti percentuali; tenendo conto del parametro Euribor a tre mesi registrato nel mese di maggio 2017 (-0,33%) e delle ipotetiche condizioni illustrate prima (prestito da 100.00 euro con durata di 15+1 anni) il tasso applicato è pari al 4%, con un Taeg del 4,31%.

 

I tempi di erogazione sono legati alla durata dell’istruttoria: questa non può durare più di 40 giorni (si iniziano a contare dal momento in cui vengono consegnati tutti i documenti); dal momento della stipula del contratto le somme vengono messe a disposizione del richiedente entro 11 giorni. Abbiamo detto che il rimborso avviene dopo la morte del titolare del finanziamento, ma questi ha la possibilità di procedere con un rimborso anticipato (totale o parziale) senza particolari obblighi di preavviso e senza andare incontro a penali; in caso di rimborso anticipato di tutte le somme dovute, la banca provvede alla chiusura immediata del rapporto.

 

L’offerta di Intesa SanPaolo: PerTe Prestito Vitalizio

Il prestito vitalizio ipotecario proposto da Intesa SanPaolo si chiama PerTe Prestito Vitalizio; si tratta sempre di un finanziamento a medio/lungo termine garantito da un’ipoteca di primo grado su un immobile ad uso abitativo, ma in questo caso è disponibile solo il tasso fisso. È invece possibile scegliere tra due modalità di rimborso: è possibile optare per il versamento di capitale ed interessi alla scadenza (ovvero in un’unica soluzione alla mote del soggetto finanziato) oppure per il rimborso del capitale a scadenza con il pagamento graduale degli interessi (il capitale viene restituito in un’unica soluzione alla morte del soggetto finanziato, mentre gli interessi vengono rimborsati mensilmente).

 

Il prestito ipotecario vitalizio di Intesa SanPaolo può essere richiesto dalle persone che hanno un’età compresa tra i 60 e i 90 anni e che sono proprietari di un immobile che presenta determinate caratteristiche: deve essere situato in un capoluogo di provincia o in un Comune con almeno 30.000 abitanti e può essere un appartamento, una casa indipendente o semi-indipendente o una villa (non possono essere presentati come garanzia gli immobili prefabbricati in legno). L’immobile su cui si intende iscrivere l’ipoteca a garanzia del finanziamento deve essere assicurato contro i danni causati da incendio, scoppio e fulmine.

 

Importo massimo erogabile e costo del prestito vitalizio ipotecario

Il valore dell’immobile viene stabilito da una valutazione eseguita dal perito; da questo valore e dall’età del richiedente dipende la somma massima erogabile; l’importo minimo è sempre di 30.000 euro, mentre gli importi massimi (espressi in percentuale del valore dell’immobile) sono leggermente diversi rispetto a quelli visti con l’offerta precedente e in ogni modo non possono andare oltre i 400.000 euro: si parte dal 24% del valore di perizia dell’immobile per chi ha 60 anni e si arriva al 58% del valore di perizia dell’immobile per chi ha 82 anni; dagli 83 ai 90 anni l’importo massimo erogabile è pari al 60% del valore della casa ipotecata.

 

Il tasso di interesse previsto per il prestito PerTe è fisso al 4,00%; chi sceglie il rimborso di capitale e interessi a scadenza deve sapere che gli interessi vengono capitalizzati ogni anno fino alla scadenza del finanziamento, mentre per chi sceglie il rimborso graduale degli interessi non c’è capitalizzazione. Per conoscere il costo complessivo del prestito, oltre agli interessi bisogna considerare anche altri oneri, tra i quali il più pesante è quello relativo alla perizia: il compenso per il perito o per la società di valutazione immobiliare varia in base all’importo del finanziamento.

 

Sul prospetto informativo pubblicato dalla banca sul suo sito ufficiale viene riportato un esempio relativo ad un prestito di 100.000 euro erogato a favore di una persona di 70 anni e dalla durata di 15 anni: considerando le spese relative a perizia, comunicazioni, imposte e conto corrente, il Taeg per il prestito vitalizio con rimborso di capitale e interessi a scadenza ammonta al 4,037%, mentre quello del prestito con il rimborso mensile degli interessi ammonta al 4,125%. È possibile estinguere anticipatamente il finanziamento: in caso di restituzione dell’intero montante dovuto alla scadenza la banca procede con la chiusura immediata del rapporto.

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