Ricordate il pullman fermo sulla Pontina davanti al Campo Nomadi all’altezza di Castel Romano? Ebbene siamo riusciti a rintracciare la squadra sportiva che era a bordo, parlando direttamente con il loro Presidente. Il gruppo è quello della “Podistica Luco dei Marsi”, paese vicino ad Avezzano, in abruzzo. La loro storia lascia davvero senza parole.
Il caso
Gli atleti della Podistica Luco dei Marsi non hanno avuto la stessa ‘fortuna’ degli altri atleti ai quali è stata riconsegnata la refurtiva recuperata dai Carabinieri nel tardo pomeriggio di ieri. La società era giunta al Campo Nomadi di Castel Romano, come riportato dai colleghi abruzzesi di Marsica Live, grazie alla geo-localizzazione di un cellulare: a quel punto, cita ancora l’articolo, sono stati accerchiati dai residenti del campo e solo l’intervento ormai noto delle forze dell’ordine ha impedito ulteriori tensioni. Purtroppo però poco o nulla gli atleti sono riusciti a recuperare, nonostante la ricerca senza posa andata avanti per tutto il pomeriggio di ieri, anche nella discarica dello stesso campo nomadi.
Per conoscere la loro storia abbiamo raggiunto al telefono il Presidente della Podistica Luco dei Marsi Paolo Corsi: “La nostra società è molto attiva, sono 25 anni che partecipiamo alla maratona di Ostia e mai ci era successa una cosa del genere. Ogni anno organizziamo la 21km ‘Luco dei Marsi’ (che quest’anno si svolgerà il 25 aprile, ndr) e come società ci muoviamo spesso per gare oltre i nostri confini. Per noi, gente di sport come capirete, è stato uno shock passare una domenica del genere“. Corsi racconta quindi cosa è successo: “Il pullman ci ha lasciati all’Eur per poi ripartire e dirigersi verso Ostia, l’arrivo della corsa. A bordo, ovviamente, abbiamo lasciato tutto: vestiti di ricambio, cellulari, chiavi della macchina, insomma tutti i nostri beni. Al nostro arrivo ad Ostia tuttavia abbiamo trovato il conducente del Pullman in lacrime: ci dice che il pullman è stato completamente ripulito e che non è rimasto praticamente nulla. Ora, prima di muoverci abbiamo dovuto aspettare l’arrivo del nostro ultimo atleta dopodiché ci siamo diretti alla caserma di Tor de’ Cenci. Non soddisfatti, ci siamo recati al vicino Campo Nomadi, luogo indicato dalla geo-localizzazione di un cellulare rubato. A quel punto è scoppiato il caos che sapete. Alla fine però non siamo riusciti a recuperare nulla, se non i borsoni e qualche altro oggetto. Delle cose di valore non c’era più traccia. Abbiamo rovistato in una specie di discarica vicino al campo stracolma di carcasse di auto, carte d’identità e di qualsiasi altra cosa. E’ veramente inaccettabile che accadano queste cose.” La squadra, per la cronaca, ha fatto rientro in Abruzzo soltanto intorno alle 22 e in molti, a causa del furto delle chiavi della macchina, hanno dovuto provvedere a recuperare i ‘doppioni’ per poter fare rientro a casa.