Torniamo ad occuparci dei lavori per la realizzazione della Zona 30 a Roma 2. Il Comune, dopo le segnalazioni dei residenti e in particolare del Comitato di Zona, aveva ripreso i lavori che erano rimasti bloccati per diverso tempo; ma il ritorno degli operai non aveva “tranquillizzato” i cittadini perché tra ciò che era previsto e quanto effettivamente posto in opera sembravano esserci discrepanze.
«Ad oggi la situazione è rimasta pressoché invariata», ci dice il Presidente del CdZ Roma 2 Rossella D’Orazio. «Prima del Covid il Comune aveva ripreso i lavori – anche se a modo suo – e noi aspettavamo un incontro. Ma poiché nel frattempo il cantiere è stato rimosso e se ne deduce che i lavori per il Comune risultano conclusi, abbiamo scritto, oltre un mese fa, direttamente all’Ing. Curci, responsabile dei lavori per il Comune di Pomezia, mettendo in evidenza tutto ciò che era previsto e che non è stato fatto e chiedendo di nuovo spiegazioni. A questa lettera non è mai arrivata alcuna risposta, né si è mosso niente di nuovi lavori».
Cosa manca. «Mancano due importanti impianti semaforici, uno all’altezza della scuola De André e l’altro in corrispondenza del parco Comunale. Le strisce non sono rialzate (il progetto prevede un attraversamento pedonale rialzato davanti alla scuola, ndr), né evidenziate e tutta Via Fiorucci è un colabrodo. Appunto “Zona 30”, ma per dissesto!». E peraltro le buche non sembrano scoraggiare i mezzi pesanti che continuano a “sfrecciare” indisturbati lungo la via, compreso nella zona adiacente alla scuola. Insomma: se Zona 30 deve essere sinonimo di maggior sicurezza a Roma 2 siamo molto distanti da tale concetto.
L’Ente dal canto suo, lo ricordiamo, a nostra domanda diretta ci aveva risposto che “il progetto (dal costo di circa 50mila euro, ndr) era rimasto quello originale” e che “i semafori sarebbero stati installati”. Intanto però, dopo quasi un anno dall’inizio dei lavori (che sarebbero dovuti terminare a settembre 2019) la situazione in Via Fiorucci è la seguente…