Un asilo nido di Pomezia si è ritrovato improvvisamente senz’acqua nei giorni scorsi, staccata dal gestore idrico Acea. Ma questa è solo l’ultima delle tante segnalazioni lanciate dai cittadini, conseguenza del caos bollette e della guerra ‘dei conti’ scoppiata dopo il subentro di Acea quale gestore idrico a Pomezia.
Del caso, ormai è noto, se ne occupa tra gli altri l’Avvocato Autieri che sta portando avanti la battaglia (finita anche in Procura) a difesa dei cittadini contro i rincari nelle bollette – talvolta ‘stellari’ e avverso i ‘distaccamenti’ selvaggi.
Il problema è però che il gestore, in attesa di verificare le singole pratiche, non ci pensa due volte ad interrompere la fornitura d’acqua. E veniamo così all’ultimo caso, quello del nido di Pomezia citato in apertura.
“La struttura si è ritrovata senz’acqua all’improvviso: non c’è stata alcuna comunicazione”, fa sapere il legale Daniele Autieri.
“Acea richiede i mancati pagamenti ancora tutti da provare e non ha tenuto conto della contestazione formale inoltrata dal proprietario della struttura. Anzi, in effetti il gestore idrico ha ammesso che vi era stato un errore nella fatturazione, parlando di “disallineamento” nel passaggio dei dati dal precendente gestore ad Acea, subentrata l’anno scorso, ma ciò non ha impedito il distaccamento. E il titolare della struttura, così come tanti altri, ha ben poca scelta dato che tra poco ci sarà la riapertura a settembre”. A riferirlo è l’avvocato Daniele Autieri.