La telenovela del cavalcavia pedonale sulla Pontina continua. Dopo la tanta attesa demolizione, avvenuta lo scorso agosto da parte di Anas, i cittadini di Pomezia attendevano l’altrettanto agognata ricostruzione della nuova struttura, che era stata prevista – a seguito dei rinvii a causa, tra le altre, della pandemia – per dopo l’estate. Ma arrivati a novembre dei cantieri nemmeno l’ombra.
Dal Corriere della Città – NOVEMBRE 2021
Il caso
Il ponte, lo ricordiamo, rappresentava l’unico collegamento per andare da una parte all’altra della Pontina. Siamo in Via Carlo Poma, a due passi peraltro della sede Inps di Pomezia. Ma l’unica possibilità per spostarsi a piedi è soltanto quella di percorrere la parallela della Statale 148 utilizzando un sottopasso privo di marciapiedi, con evidenti rischi per i pendolari che si spostano col bus per andare e tornare da Roma o Latina. Senza contare i tempi, davvero lunghissimi per completare il tragitto.
Per questo motivo, fino a prima della demolizione, molti pendolari erano stati disposti, aggirando le barriere di chiusura, a “correre” il rischio di passare sul ponte nonostante la sua acclarata pericolosità in termini di tenuta strutturale; altri ancora, per fortuna pochi, ma ciò non ha evitato il verificarsi di incidenti anche gravi (almeno un morto e due feriti in modo serio il bilancio ad oggi), sfidavano la sorte attraversando a piedi direttamente la Pontina. Un fenomeno a dir poco folle, sorto nuovamente proprio nelle ore successive all’abbattimento del cavalcavia.
Le segnalazioni
Il problema è stato sempre sollevato dai residenti della zona anche attraverso le associazioni di quartiere – come il locale “Comitato 2P” che abbiamo incontrato più volte – sin dal 2018 data della chiusura da parte dell’ente gestore (allora c’era Astral, ndr) perché ritenuto pericolante. Ma nonostante le proteste non sono mai state trovate soluzioni temporanee alternative nemmeno da parte del Comune di Pomezia al quale i cittadini si erano appellati più volte.
Risponde Anas: «Lavori entro la fine dell’anno»
Ebbene, per capire la situazione sul fronte delle tempistiche, e conoscere i motivi di questi nuovi ritardi, ci siamo rivolti nuovamente ad Anas. L’ufficio stampa, alla nostra richiesta, si è limitato a precisare che “i lavori di ricostruzione del cavalcavia inizieranno entro la fine dell’anno” senza fornire però al momento delle date precise.