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Pomezia, si sente male in classe, ma la mamma non ha il Green Pass: intervengono i Carabinieri

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Si è sentita male in classe e la scuola ha chiamato la mamma per farla tornare a casa, nella sua abitazione: la ragazza, in quanto minorenne, non poteva infatti uscire senza essere accompagnata da un genitore. Una scena che gli alunni, i professori e genitori vivono spesso perché accadeva anche prima. E accade anche oggi, quando la scuola dopo la didattica a distanza ha riaperto i battenti. Ma è proprio questo il punto: adesso per entrare negli istituti, anche solo per firmare un modulo che di fatto dà il via libera e consente agli alunni di uscire prima dell’orario della fine delle lezioni, è necessario il Green Pass. Certificato verde che una mamma di Pomezia oggi non aveva, tant’è che non ha potuto, almeno all’inizio, portare a casa la figlia che stava poco bene. E’ successo nell’Istituto Superiore di Largo Brodolini, dove sono intervenuti i Carabinieri per riportare la situazione alla calma, per placare gli animi. 

Pomezia, studentessa si sente male, ma la mamma non ha il Green Pass e non può portarla a casa

La mamma della studentessa, che è arrivata a scuola senza Green Pass, non è potuta entrare per firmare il foglio che consente agli alunni di uscire dall’istituto prima dell’orario previsto. E’ in quel momento che è iniziato un “braccio di ferro” tra la scuola e la signora, ognuno con le proprie ragioni. Da una parte l’istituto che ha solo rispettato le regole (forse fin troppo), dall’altra una mamma senza certificato verde forse anche in apprensione per la salute della figlia, che l’aveva chiamata per tornare a casa prima. E tra un opinione e l’altra, tra un parere contrastante e l’altro, sono dovuti intervenire i Carabinieri per placare gli animi, che nel frattempo si erano surriscaldati in un clima sempre più teso. I militari hanno suggerito quella che sembrava essere la scelta migliore e che nessuno, prima del loro arrivo, aveva pensato potesse mettersi in pratica: accompagnare la ragazza minorenne fino all’esterno con il foglio da firmare, visto che il Green Pass nei luoghi all’aperto non è obbligatorio. Bastava poco, insomma,  per risolvere una situazione che è stata ingigantita. 

Il Green Pass obbligatoria a scuola, non nei luoghi all’aperto 

D’altra parte la scuola ha ripreso il via da poco, i professori e tutto il personale sono alle prese con nuove regole da rispettare e a volte, troppo immersi nei Dpcm che si sono susseguiti nei mesi, è difficile prendere una decisione, capire come districarsi. L’Istituto di Pomezia non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma si spera che l’episodio di oggi serva da monito: per entrare nelle scuole serve il Green Pass quello sì e se non si ha il certificato perché senza vaccino bisogna recarsi in farmacia per un tampone rapido.  In caso di mancato documento ci si può sempre venire incontro, come è successo oggi facendo uscire la studentessa all’esterno. Lì dove il Green Pass non serve. Perché se le leggi ci sono e vanno rispettate, non bisogna dimenticare che esiste anche il buon senso e che questo non deve mai mancare da parte dei genitori, degli alunni e dei professori. 

 

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