La ‘questione-canile’ – che vede coinvolta la “Albadog”, che ospita i cani provenienti dai Comuni di Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno – assume contorni sempre più preoccupanti. Ieri pomeriggio, infatti, nella struttura sono arrivati i NAS, che hanno esaminato l’intero canile. A fare l’ispezione anche il personale della ASL.
L’attenzione dei NAS e del personale ASL è scattata probabilmente dopo la denuncia pubblica da parte di due associazioni di volontari, che hanno anche lanciato una petizione popolare al riguardo, raccontando di essere state “cacciate” dal canile dove prestavano la propria opera occupandosi dei cani portandoli a passeggio e cercando per loro famiglie disposte ad accoglierli.
I NAS e il personale ASL sono andati a verificare se il numero degli animali è congruente con le capacità della struttura e per capire se ci siano irregolarità edilizie che possano modificare tale rapporto.
Al termine della visita il canile e i cani sono stati posti sotto sequestro, come conferma il sindaco di Ardea Mario Savarese.
“Sono stato informato del sequestro avvenuto ieri pomeriggio da parte dei carabinieri. Adesso ci stiamo muovendo per vedere come sistemare i cani del Comune di Ardea”, ci ha dichiarato il Primo Cittadino.
La vicenda era finita sui giornali una settimana fa. Le due associazioni escluse, La Voce del Cane Onlus e Attivisti per i Diritti Animali di Ardea e Pomezia Onlus, avevano inviato una lettera aperta indirizzata ai sindaci di Ardea, Anzio e Nettuno, scrivendo che “alla luce di quanto appreso in data 30/12/17 dal Canile Alba Dog di Pomezia, a partire dal 1/1/18 le Vostre amministrazioni hanno inaspettatamente deciso di interrompere la collaborazione con le Associazioni La Voce del Cane Onlus e Attivisti per i Diritti Animali di Ardea e Pomezia Onlus, collaborazione instaurata ormai da anni che ha sicuramente consentito un notevole sgravio dei costi annuali sopportati dai comuni per il mantenimento dei cani presso il canile con Voi convenzionato. E’ lecito domandarsi le motivazioni e soprattutto chiedersi se i cittadini, e non solo gli animalisti, approvino la Vostra scelta”.
Sulla questione, tre giorni fa si era espresso il sindaco di Ardea Mario Savarese, che aveva rilasciato ai nostri microfoni le seguenti dichiarazioni: “L’indicazione di far assistere i cani soltanto da un’associazione, l’associazione Marilù, non è nostra ma è una richiesta – non scritta ma verbale – del canile stesso con il quale, tengo a precisare, il Comune di Ardea non ha ancora un contratto perché scaduto e non rinnovato. Tra le clausole per il rinnovo il canile vorrebbe porre questa della scelta di un’unica associazione di volontari, escludendo quindi tutte le altre, proprio come condizione, scelta che però non condividiamo. Siamo alla ricerca pertanto di una soluzione migliore: è impensabile infatti che un animale venga assistito soltanto da un’unica associazione, oltre tutto con pochissime risorse. Questo per ribadire il concetto che non siamo stati noi a determinare questa situazione, noi non buttiamo fuori nessuno, tanto meno dei volontari. L’amministrazione di Ardea ha a cuore il problema del randagismo, che non prescinde dal garantire alle bestiole una vita dignitosa”.
E su questa presunta pretesa da parte del titolare del canile i Carabinieri hanno deciso di intervenire per fare chiarezza, inviando i NAS,che a loro volta hanno chiamato la ASL.
La struttura, a seguito del controllo effettuato insieme al personale della ASL, è stata quindi posta sotto sequestro di iniziativa, con affidamento del canile, degli animali e delle attività ad essi connesse al proprietario di Albadog, in attesa della decisione da parte del magistrato competente che dovrebbe esprimersi a breve, stabilendo se convalidare o meno il sequestro.
Le attività del canile – come spiegano i carabinieri – sono comunque garantite, anche se solo parzialmente: i cani possono essere ‘curati’, oltre che dal personale del canile, anche dai volontari e possono essere adottati, ma nella struttura non possono attualmente essere accolti nuovi animali.
Secondo indiscrezioni, pare che i circa 60 cani “appartenenti” al Comune di Pomezia verranno prelevati lunedì mattina e trasportati un una struttura di Civitavecchia, “per tutelare gli animali”.
Non ci sono invece ancora notizie riguardo i cani che fanno riferimento ai Comuni di Ardea, Anzio e Nettuno.