E’ in corso il consiglio comunale a Pomezia. Tanti, tantissimi i punti all’ordine del giorno (25 in tutto, ndr) tanto da far presupporre uno slittamento dei lavori a pomeriggio inoltrato. Ma tra questi l’attenzione era sul punto proposto dal M5S, sulla questione rifiuti. «Iniziative volte a monitorare i livelli di inquinamento e a contrastare il sorgere di impianti di rifiuti dannosi per il territorio di Pomezia», questo il testo – ma non l’unico – portato in consiglio e sottoposto a votazione.
Una premessa. Rimostranze erano state avanzate da comitati, cittadini e associazioni alla decisione di inserire i due punti al 14esimo e 15esimo posto che avrebbero reso difficile – per l’incertezza dei tempi – la partecipazione in aula. Stamani tuttavia, vista la presenza dei cittadini e di alcuni rappresentanti dei comitati di quartiere, e considerando la mole dei punti da trattare, il capogruppo M5S Giovanni Ruo ha proposto di rivedere l’ordine dei lavori, portandoli in apertura di seduta.
Botta e risposta 5 stelle PD: poi la prima votazione
Sul piano politico non sono tardate le polemiche. Il M5S ha ribadito la contrarietà, nei limiti della legge, al sorgere di questo tipo di impianti riportando le sollecitazioni emerse anche nell’incontro dello scorso 2 febbraio tra amministrazione e i CdQ. «La Regione Lazio deve comprendere che questo territorio non può diventare una discarica», ha dichiarato la maggioranza. Inevitabile l’aspra reazione dell’opposizione, specie sul fronte Partito Democratico. Così il capogruppo Schiumarini: «Parlate della Regione ma della Città Metropolitana di Roma che rilascia autorizzazioni di questo tipo vogliamo parlare? E lì governate voi». Quindi la frecciata: «Spiegate piuttosto alla Raggi che il territorio di Pomezia non è la discarica della Capitale». Attaccato da Schiumarini poi anche il testo dell’ODG: «Nuovamente si parla di azioni “ipotetiche”. La realtà è che questa amministrazione ha già approvato due impianti (Via Vaccareccia e proprio Via Trieste, ndr)». Su Intereco. «Oggi voi chiedete “un’azione sinergica”. Ma nel 2015 e nel 2016 cosa avete fatto? Il parco c’era già. Le case c’erano già. Le attività pure. La verità è che ora ci ritroviamo a rincorrere. Le azioni andavano fatte prima».
La prima votazione. Alla fine la maggioranza M5S ha espesso voto favorevole sul primo punto mentre i Consiglieri Mengozzi, Matarese, Pecchia e Stazi hanno lasciato l’aula. I Consiglieri Pinna, Pagliuso e Schiumarini si sono invece astenuti. Assente Fabio Fucci. Dalle ore 11.15 è in discussione il secondo punto, che tratta nello specifico l’impianto Intereco di Via Trieste: «Autorizzazione per il trattamento di rifiuti non pericolosi ai sensi dell’art. 216 per le immissioni in atmosfera ai sensi dell’art. 269 alla soc. INTERECO SERVIZI SRL con sede legale nel Comune di Pomezia via Trieste 12», il testo in oggetto.
Nel corso del dibattito, pur mancando un punto all’ordine del giorno specifico, è stato menzionato anche il progetto Ecocentro, che prevede l’ampliamento dell’impianto al centro di Pomezia. In questo caso è stata richiesta l’autorizzazione a trattare un quantitativo di rifiuti (anche pericolosi) di ben quattro volte superiore all’attuale.