Dipendenti comunali in stato di agitazione, c’è la data d’incontro con il Sindaco. E’ questa al momento la principale novità emersa dal sit-in organizzato dalle sigle sindacali Cisl, Uil e Cgil questa mattina di fronte alla sede del Comune di Pomezia. L’Amministrazione incontrerà infatti la rappresentanza dei dipendenti il prossimo 23 dicembre (venerdì, ndr) ma questo non ha impedito la manifestazione di oggi dato che, al momento della protesta – iniziata intorno alle 11 – i lavoratori avevano già appreso la comunicazione. “Se qualcuno pensava che la convocazione potesse smontare il sit-in di oggi, beh si sbagliava di grosso“, hanno dichiarato a tal proposito le sigle sindacali megafoni alla mano. “Le cose buone che il Primo Cittadino ha fatto per la città le deve fare anche con i dipendenti comunali anche perché il merito di quello che succede a Pomezia è anche e soprattutto nostro, non solo di un certo indirizzo politico. Noi rappresentiamo la macchina amministrativa ed esigiamo rispetto. Deve ascoltarci. Non basta un incontro per risolvere tutto. È un segnale che la piazza ha funzionato? Siamo contenti, ma è solo l’inizio. Le sensazioni sono quelle di un incontro-spot come già avvenute in passato: ogni volta che il Sindaco si è presentato ad un tavolo infatti è stato solo per dire ‘ho fatto, ho fatto, ho fatto’. Vedremo se stavolta sarà diverso. Il dialogo è scomparso, non si può andare avanti così, i dipendenti non possono esserci solo quando il Comune ne ha bisogno come è successo questa estate con la Polizia Locale”.
Le possibili soluzioni
Nel corso della manifestazione abbiamo intervistato il Coordinatore Cisl Fp Roma Capitale e Rieti Michele Marocco con il quale abbiamo provato a delineare il quadro per il prossimo futuro. “L’incontro è il punto di partenza – ha dichiarato Marocco ai nostri microfoni – ma ora serve andare oltre. Noi vogliamo le stesse soluzioni applicate in tante altre città compresa Roma dove tra l’altro c’è lo stesso indirizzo politico al governo. Sia chiaro poi: noi tratteremo ad oltranza perché la situazione è molto critica e siamo pronti a farlo anche durante le feste, perfino a Natale, altrimenti non avremo alternativa se non quella di tornare in Piazza.” Marocco si è poi soffermato sul dato della partecipazione: “Non abbiamo ancora i numeri ufficiali ma siamo contenti della grande adesione a questa iniziativa; è sicuramente un segnale forte che arriverà alle istituzioni. Ci sono poi preoccupazioni – ha proseguito il coordinatore Cisl toccando un altro aspetto importante circa le motivazioni che hanno portato alla manifestazione di oggi – anche per il futuro: potrebbe infatti prefigurarsi uno scenario nel quale ai dipendenti venga corrisposta soltanto la retribuzione tabellare e questo, oltre alla diminuzione dei livelli salariali, provocherebbe una riduzione dei servizi offerti ai cittadini di Pomezia. Se c’è ottimismo per l’incontro del 23? Confermo quello detto dai miei colleghi, di sicuro nei giorni scorsi non avevo avuto sensazioni positive tanto che siamo dovuti arrivare allo sciopero; ora, con questa convocazione, prendiamo atto di un’apertura che dovrà però produrre risultati; in caso ciò non avvenga continueremo con la protesta”.