Personale del Comune di Pomezia in stato di agitazione. E’ questo quanto emerge dal comunicato diffuso da alcune sigle sindacali (FP, CGIL, CISL, FP, UIL, FPL, DICCAP, RSU, ndr) e recapitato alla nostra redazione. “In riferimento alla proclamazione dello stato di agitazione delle scriventi rappresentanze sindacali inviato in data 9 novembre u.s. – si legge nella nota – ed all’esito negativo del tentativo di conciliazione espletato presso la Prefettura di Roma in data 22 novembre 2016, le scriventi rappresentanze sindacali proclamano lo sciopero del personale del Comune di Pomezia, con le seguenti modalità:
- Astensione dalle ore 11 alle ore 14 dall’ordinaria prestazione di lavoro del personale del Comune di Pomezia, con esclusione del personale scolastico, per il giorno 20 dicembre 2016;
- Astensione all’ultima ora di ciascun turno del personale scolastico del Comune di Pomezia per il giorno 20 dicembre 2016.
Le motivazioni
Le sigle Sindacali hanno quindi provveduto ad elencare tutte le motivazioni che hanno portato alla decisione odierna in particolare facendo riferimento al – riportiamo testualmente – “mancato rispetto dell’accordo sottoscritto in data 08/06/2016 nel quale venivano poste le basi per la soluzione di delicate situazioni relative al personale, auspicando in un nuovo e più proficuo rapporto tra Amministrazione e rappresentanze sindacali. L’Amministrazione ha poi proceduto ad emanare una serie di Determinazioni Dirigenziali con le quali si afferma di procedere al recupero, direttamente sui singoli dipendenti, di somme contestate dal M.E.F. come illegittimamente corrisposte, evitando di richiedere le stesse somme ai soggetti che hanno emesso gli atti contestati dallo stesso M.E.F. generando così un ipotetico danno erariale (ipotetico perché al momento nessuna sentenza è stata emessa dalla Corte dei Conti in merito a tali somme).” In particolare poi “si evidenziano le seguenti gravi problematiche”:
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Mancato avviamento del confronto per la sottoscrizione del contratto integrativo per l’anno 2016 ed applicazione pedissequa del regolamento delle performance, sino ad oggi di fatto disatteso, a parere delle scriventi;
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mancato o incompleto pagamento della produttività e delle indennità ai dipendenti per l’anno 2015, nonostante le sottoscrizione definitiva dell’accordo sulla ripartizione del salario accessorio riferito all’anno 2015;
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mancato esame congiunto con le parti sindacali, riguardo ai cambiamenti di organizzazione e all’introduzione di nuove modalità operative di lavoro conseguenti all’informatizzazione e digitalizzazione dei procedimenti, che hanno ricadute importanti sulle modalità di lavoro e sul benessere dei lavoratori sul posto di lavoro nonché organizzativo;
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mancata richiesta di parere al Comitato Unico di Garanzia (C.U.G.) nelle materie di competenza e mancata fornitura dei dati al C.U.G. per poter operare
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mancata contrattazione del nuovo regolamento per gli incentivi, ai sensi dell’art. 113 del nuovo Codice degli Appalti, nonostante le sollecitazioni di R.S.U. e OO.SS.
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mancata utilizzazione del personale tecnico e di supporto per la realizzazione in proprio dei progetti di opere pubbliche e territoriali, nonostante la presenza di tecnici qualificati e delle professionalità interne; di conseguenza vengono dati dall’Amministrazione incarichi di progettazione e consulenze all’esterno, con danno economico e professionale, a parere degli scriventi, per i dipendenti e per i cittadini;
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mancata attuazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, risulta alle scriventi che alcuni dipendenti non hanno ancora effettuato la visita obbligatoria con il Medico Competente e non hanno la prescritta idoneità lavorativa, sono stati effettuati corsi di formazione sulla sicurezza solo da alcuni dipendenti e solo relativamente alla formazione di base che deve essere invece estesa a tutti i dipendenti (4 + 4 ore); presso molti uffici non sono state ripristinate le cassette di primo soccorso e non sono stati nominati ne’ formati gli addetti al primo soccorso e all’antincendio; il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), approvato con grave ritardo, non è stato consegnato alle RSU ne’ è stato dato seguito alle indicazioni operative in esso contenute (la RSU ha chiesto copia del DVR che non è stato ancora fornito); le strutture di molti uffici comunali non sono adeguate alla normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro (come il DVR dovrebbe aver posto in evidenza);
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prosegue la mobilità del personale tra i vari Uffici e Settori senza alcuna formazione specifica preventiva e senza affiancamento operativo, per lo più senza una logica comprensibile, con la conseguenza che interi Servizi ne soffrono pesantemente in efficienza e i lavoratori vengono sottoposti a stress anziché favorirne la crescita professionale;
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il piano di formazione e aggiornamento del personale (fermo dal 2004), non è ancora stato approvato nonostante l’affidamento all’esterno per un importo di euro 30.000,00 della sola redazione del piano formativo: di conseguenza il personale non viene sottoposto a corsi di formazione e aggiornamento adeguati dal 2004, con danno alla crescita professionale dei dipendenti e all’efficienza dei servizi e maggior rischio di errori nello svolgimento delle funzioni assegnate;
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diversi dipendenti hanno lamentato situazioni di mancati versamenti contributivi per anni pregressi, che l’Amministrazione, sembrerebbe, non aver ancora provveduto a sanare;
Si richiedeva inoltre:
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L’attuazione dell’accordo dell’8/06/2016, in particolare per quanto riguarda:
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l’applicazione dell’art. 4 del D.L. 16/2014 con l’approvazione dei piani di razionalizzazione della spesa da utilizzare a recupero delle somme contestate dal MEF nel verbale di ispezione del 2013; in particolare si chiede l’elenco dei progetti predisposti dall’Amministrazione e il loro valore economico e la ricaduta sul Fondo per la produttività;
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il pagamento delle spettanze al personale dipendente per l’anno 2015 a titolo di produttività, indennità e quant’altro dovuto;
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apertura entro 7 giorni dal ricevimento della presente della contrattazione per l’accordo sul Fondo sul salario accessorio 2016.
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Revoca delle determinazioni dirigenziali che prevedono il recupero di somme direttamente dai singoli dipendenti e individuazione delle responsabilità soggettive in capo a chi ha emanato gli atti illegittimi;
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Attuazione di politiche positive finalizzate al miglioramento della formazione del benessere lavorativo del personale dipendente, in particolare attraverso:
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convocazione preventiva del CUG su tutte le materie di competenza per l’espressione del dovuto parere;
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apertura della contrattazione sugli incentivi, così come previsto dall’art. 113 del nuovo Codice degli Appalti;
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attuazione degli interventi obbligatori relativi alla sicurezza sul lavoro;
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cessazione delle mobilità dei dipendenti tra gli uffici senza la preventiva formazione specifica finalizzata al posto da ricoprire;
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verifica della situazione previdenziale e contributiva dei dipendenti con conseguente rendicontazione alle rappresentanze sindacali
La palla passa al Comune
Venute meno, stando alle sigle sindacali scriventi, le condizioni sopra esposte si è arrivati quindi alla decisione di proclamare lo sciopero del personale del Comune di Pomezia. Si attende ora una risposta da parte dell’Amministrazione.