Dopo l’intervista rilasciata ai nostri microfoni dal Sindaco di Pomezia Fabio Fucci arriva questa mattina il commento del Partito Democratico. “Ascoltiamo una video intervista del Sindaco di Pomezia nella quale afferma di voler completare il programma del m5s e che le loro beghe interne non devono interessare la città”.
Il Pd attacca inoltre la gestione mediatica della rottura del primo cittadino dal Movimento 5 Stelle. Rottura che, secondo i dem, andrebbe relazionata in Consiglio: “Sono giorni che chiediamo la convocazione di un consiglio comunale straordinario per discutere pubblicamente la situazione politica. Continuare a denigrare le istituzioni repubblicane mortificandole in questo modo, lo riteniamo avvilente e pericoloso. L’unica sede possibile per chiarire le posizioni politiche e darne conoscenza alla città è l’aula consiliare, non certo una intervista nell’ufficio del sindaco. Questa mancanza di rispetto nei confronti dei consiglieri eletti che rappresentano Pomezia, assume dei connotati inquietanti e denotano una progressiva e inesorabile deriva di un movimento che, nato sul presupposto della capacità e del merito, si è trasformato in un partito padronale”.
Quindi l’affondo ai cinque stelle: “Un partito padronale attaccato alle poltrone in perfetta sintonia con le peggiori pratiche politiche del paese. Lo stesso Fucci, in precedenti interviste, sottolinea la posizione di un assessore che, in un primo momento, si esprime favorevolmente al suo terzo mandato, salvo poi diventarne contrario; fino ad arrivare all’infamante accusa di tradimento dei principi del movimento, non appena la Casaleggio associati conferma l’inderogabilità della norma in questione. Il tutto ovviamente mantenendo l’incarico in giunta. Ormai il dado è tratto e la mutazione genetica del movimento 5 stelle è completa. A noi spetta l’arduo compito di costruire un’alternativa credibile per la Città, cominciando dal prossimo consiglio comunale straordinario, in cui chiederemo chiarezza e trasparenza, qualità che il movimento 5 stelle di Pomezia ha definitivamente abbandonato, sacrificandole sull’ altare del potere”.