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Pomezia, palazzine Via Romualdi e Via Almirante: mancata verifica, la Regione nomina commissario

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“Attivazione dei poteri sostitutivi nei confronti del Comune di Pomezia – Nomina Commissario ad acta […] per mancata attivita’ di verifica da parte del Comune di Pomezia sui lavori di trasformazione e modifica di destinazione d’uso abusivi dei locali sottotetto relativi ai fabbricati di via Almirante e via Romualdi. Inizia così il testo della delibera 626 dello scorso ottobre (clicca qui per consultare per intero il documento), nuovo atto di una vicenda che aveva già scatenato non poche polemiche a Pomezia.

Nominato commissario: omissione e mancata verifica da parte di Piazza Indipendenza

Oggi dunque la Regione fa un passo avanti e lo fa muovendo in una direzione ben precisa: su proposta dell’Assessorato alle Politiche del Territorio/mobilità infatti viene stabilita “l’attivazione dei poteri sostitutivi nei confronti del Comune di Pomezia per mancata attività di verifica da parte del Comune sui lavori di trasformazione e modifica di destinazione d’uso abusivi dei locali sottotetto relativi ai fabbricati di via Almirante e via Romualdi di cui ai seguenti titoli abilitativi (p.5 della delibera) provvedendo alla nomina di un Commissario ad acta, che avrà i seguenti compiti: 

 a) Accertando, mediante sopralluoghi, la sussistenza dei requisiti di procedibilità dell’intervento repressivo;

b) verificare l’esistenza dei presupposti normativi per provvedere alla demolizione delle opere abusive;

c) adozione eventuale degli atti di sospensione dei lavori secondo quanto disciplinato alle sez. II e III del Cap o II della L.R. n. 15/08;

d) adozione eventuale dei provvedimenti di ingiunzione alla demolizione o di applicazione delle sanzioni pecuniarie previste dagli artt. 15, 16, 18, 19, 20, 21 e 34 della L.R. n. 15/08;

e) adottare, nel caso di accertate condizioni di abusivismo, tutti i provvedimenti necessari alla rimozione dell’abuso accertato e al ripristino dello stato dei luoghi.

f) Adottare, se del caso, tutti i provvedimenti necessari all’acquisizione dell’opera abusiva e della relativa area di sedime al patrimonio regionale ai sensi dell’art 15, comma 3, L.R. 11 Pagina 5 / 6 Agosto 2008 n.15, qualora sulla base di un motivato accertamento tecnico non sia possibile o risulti essere particolarmente oneroso eseguire l’effettiva demolizione. 

La vicenda

Tutto iniziò con la sentenza penale n. 2500/14 da parte del Tribunale Ordinario di Velletri (divenuta irrevocabile in data 16/11/2014) nella quale si indicava che i fabbricati plurifamiliari )(nove per l’esattezza) erano stati irregolarmente autorizzati mediante la costruzione dei piani 6° e 7° (sottotetto) eccedendo la normativa prevista dalle vigenti N.T.A. del P.R.G. che prevedevano, per contro, edifici con max. 5 piani fuori terra. A seguito di tale sentenza venne interpellato il Comune di Pomezia affinché “provvedesse in ordine agli abusi accertati”. La risposta di Piazza Indipendenza arriva il 5/01/2016: il Comune però, leggiamo ancora, “non ritenne di dover procedere ad alcun provvedimento in regime di autotutela o ripristinatorio delle legittimità violate, sostenendo inoltre “insussistente l’interesse pubblico all’annullamento dei P.diC.” attesa la validazione degli stessi da parte del Consiglio Comunale con propria deliberazione n. 62 del 29/09/2015“. (Per quanto riguarda i controlli la Regione fa sapere inoltre che il Comune “ha fatto pervenire  accertamenti solo in data 4/01/2016 prot. n. 295 relativamente all’edificio di cui al P.diC. n. 4/2006 per il quale viene esclusa la realizzazione di opere di trasformazione a modifica di destinazione d’uso per i locali posti nel sottotetto del medesimo edificio, così come per il  P.diC. n. 5/2006”, ma non ha prodotto di fatto documentazione sugli altri edifici, da qui la contestazione per omissione rispetto agli obblighi di vigilanza e controllo).

Per tali motivazioni la Regione – che ha deciso comunque di non annullare le concessioni, vivendo ormai in quelle palazzine 120 famiglie (“il provvedimento infatti si rivelerebbe gravemente penalizzante per cittadini espostisi incolpevolmente a irregolarità edilizie causate da errate procedure abilitative esercitate dal Comune di Pomezia”) – ha deciso dunque di procedere con la nomina del commissario.

 

 

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