Ancora nessun intervento alle case popolari di Via Ugo La Malfa a Pomezia. A darne comunicazione è uno dei Comitati che raggruppa gli inquilini delle case ATER, il C.I.A.P., attraverso la referente Monica Pucci. «E’ arrivato il nuovo anno, e tra mille vicissitudini, noi cittadini di serie B che abitiamo le case popolari di Via Ugo La Malfa, ci ritroviamo ancora qui, ad attendere il fatidico giorno dell’inizio dei lavori di manutenzione che sembra proprio non voler arrivare mai. Una emergenza nell’emergenza», fa sapere la portavoce.
Eppure, non molto prima di Natale, erano attesi i lavori: «Il Comune aveva emesso un’ordinanza urgente lo scorso 4 novembre nei confronti di Ater Provincia di Roma, pertanto era atteso l’inizio lavori per la data del 5 dicembre scorso. Ma di operai, impalcature, e camioncini ad oggi ancora non vi e’ traccia».
La situazione nelle case ATER di Via Ugo La Malfa a Pomezia
“La situazione sta peggiorando sempre più”, prosegue Pucci, e “complice l’inverno e le piogge, che continuano a corrodere gli intonaci e a deteriorare le parti in ferro già esposte”. «Fiduciosi abbiamo esternato le nostre problematiche durante la riunione a fine settembre nei locali del Comune, problematiche, radicate da anni di incuria e mancato intervento, da parte da parte dell’Ente gestore di riferimento. L’ordinanza in questione sembra non essere sufficiente da sola a risultare urgente. Quanto tempo si dovrà ancora attendere prima che accada qualcosa di concreto?»
«Qualcuno ha gioito sottolineando la notizia sull’attesa del PNRR e ci ha invitato ad attendere e che adesso tutto si risolverà presto ma, poi leggiamo (https://www.regione.lazio.it/notizie/casa-arrivo-PNRR-240-mln-euro-edilizia-residenziale) che “Per accedere ai finanziamenti le Ater e i Comuni dovranno avere la proprietà esclusiva degli immobili, gli interventi dovranno essere subito cantierabili e dovrà essere rispettato un preciso cronoprogramma. I progetti ammessi, inoltre, riguarderanno l’adeguamento antisismico, l’efficientamento energetico, il frazionamento degli alloggi, la rigenerazione degli spazi pubblici e delle aree verdi. Non ci resta altro che sperare. Sappiamo però che la manna dal cielo non arriverà e non crediamo neppure nei miracoli ma solo nelle responsabilità delle istituzioni competenti», conclude Monica Pucci.