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Pomezia, nei due contenziosi per il Borgo di Pratica di Mare c’è l’avvocato Leoncilli a difendere il Comune

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Nei due contenziosi in corso in merito al Borgo di Pratica di Mare il Comune di Pomezia sarà difeso dall’avvocato, non nuovo alle cronache, Luigi Leoncilli. In un caso il legale ha già preso parte ad un’udienza, quella del 4 febbraio scorso svoltasi al Tar in merito al ricorso presentato dalla società Nova Lavinium, riconducibile ai Borghese, contro la sospensiva ai lavori imposta mediante ordinanza dal Comune di Pomezia. 

Nel caso specifico il privato aveva chiesto «l’annullamento, previa
sospensiva della nota dell’Agenzia delle Entrate, Ufficio provinciale di Roma, […], con cui è stato comunicato il “ripristino della situazione precedente al Tipo frazionamento 26998/2017 e Tipo mappale 307338/2017 (presentati in assenza di titolo legale di proprietà) […] nonchè l’annullamento, previa sospensiva, dell’ordinanza n. 197/2019 con la quale l’ente ha disposto la sospensione dei lavori di pavimentazione interni al Borgo di Pratica di Mare». Sul caso, come è noto, il Tribunale Amministrativo ha negato la sospensiva dell’ordinanza rimandando il tutto alla trattazione nel merito. 

Ma Leoncilli sarà presente per tutelare gli interessi del Comune di Pomezia anche nella causa civile promossa dall’Associazione “La Lente” contro La Nova Lavinium Srl e il Comune di Pomezia, per sentir dichiarare «…la colpevole inerzia del Comune
di Pomezia nella tutela del diritto di uso pubblico al medesimo spettante quale ente esponenziale della collettività dei cittadini residenti all’interno del Borgo di Pratica di Mare, di accertare e dichiarare che le strade, le vie e le piazze individuate dalla dalla delibera di C. C. n. 59 del 1951 e le vie situate all’interno del Borgo di Pratica di Mare sono gravate dal diritto di uso pubblico a favore del Comune di Pomezia e, quindi, a beneficio di tutta la collettività del medesimo ente».

Leoncilli scelto in seconda battuta

E’ opportuno sottolineare che in entrambi i casi tuttavia la scelta dell’ente non era ricaduta sull’avvocato Luigi Leoncilli bensì sul legale Donatella Cerè. Interpellato il servizio legale infatti tre erano state le richieste di preventivo di spesa inoltrate, oltre ai due avvocati appena citati, anche al togato Antonino Galletti. I professionisti hanno quindi rimesso i relativi preventivi di cui
agli atti e il preventivo di spesa più adeguato era risultato essere, in entrambe le circostanze, quello dell’Avv. Donatella Cerè. 

Poi però è arrivato un doppio atto di rinuncia. L’avvocato designato infatti, la Ceré, ha motivato il suo passo indietro sostenendo di «non poter assolvere al meglio il mandato nel principale interesse del Comune». Entrambe le rinunce sono state formalizzate il 31 gennaio: nel caso del Tar inoltre, considerando che da lì a quattro giorni vi sarebbe stata l’udienza, il Comune ha “girato” l’incarico rapidamente al secondo preventivo maggiormente vantaggioso, quello per l’appunto dell’Avvocato Luigi Leoncilli (4500.00 euro contro 4377.38 della preventivo di Donatella Ceré). 

Ma la stessa cosa, come visto, si è verificata anche per la causa civile. A seguito della rinuncia del legale l’incarico è passato ancora a Leoncilli come seconda scelta (in questo caso 4.000 euro anziché 3.695,23). Insomma, a conti fatti Luigi Leoncilli incasserà oltre 8.000 euro per difendere l’ente come già avvenuto in passato. Un nome che torna alla ribalta dopo le tante polemiche scatenatesi negli anni scorsi: dai suoi rapporti ‘poco chiari’ con i 5 stelle, passando per le centinaia di migliaia di euro per aver difeso quasi in esclusiva il Comune, fino ad arrivare ai casi clamorosi come  il ricorso gerarchico (dichiarato inammissibile) nella questione del Vincolo MiBact – costato 12.500 euro – e quello della causa in cui proprio Leoncilli non aveva neppure i requisiti per prendervi parte. 

 

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